GIORNALAIO 06.03.2013

Mercoledì, 06 Marzo 2013

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5Stelle, Camporesi: Gnassi faccia quello che diciamo o si dimetta. Liste civiche per il Pd alle prossime amministrative. Scoppio al biodigestore, i residenti pensano a esposto. Italo non può arrivare a Rimini


Dalla direzione provinciale. Pd verso liste civiche. In vista delle amministrative “c’è molto da fare, e la Petitti, seppur dimissionaria, continuerà a lavorare per il Pd da Roma: «Dobbiamo prepararci alle elezioni del 2014, puntare su figure esterne al Pd, rompere gli schemi mediante liste civiche aperte»”, ilRestodelCarlino (p.4).
“Chi va al ballottaggio con i grillini perde le elezioni: Pd o Pdl non cambia. Siccome fra un anno si vota in 22 piazze su 27, l’analisi di Maurizio Melucci è quella che più caratterizza la Direzione provinciale del Pd, convocata lunedì sera per studiare il voto di fine febbraio: riunione aggiornata per eccesso di iscritti a parlare. La prossima volta tocca a Gnassi, Agosta, Magrini, Marchioni. Più “fuffa” per tutti. Nella sua infinita relazione, il segretario provinciale Emma Petitti, uscita onorevole dalle urne, trova la forza di dire che il Pd è stato danneggiato da una campagna elettorale giocata al ribasso”, CorriereRomagna (p.3).

“Nessuno ha chiesto le dimissioni di Emma Petitti, l'attuale segretario provinciale eletto in Parlamento. Le frecciatine però non sono mancate: alcune all'ex sindaco di Riccione, Daniele Imola, che si è ritirato dalla politica dopo l'esito delle urne e, altre, agli amministratori locali accusati di essere poco presenti sul territorio”, NuovoQuotidiano (p.7).


Dall'assemblea pubblica alle Celle. Nuove reclute 5Stelle. “PIENONE senza precedenti, come ha detto ‘in diretta’ il capogruppo consiliare Pier Luigi Camporesi, per il Movimento 5 Stelle di Rimini, l’altra sera all’ex Quartiere Celle. Una maxi-sala scelta appositamente, in sostituzione della tradizionale saletta di via Isotta, in previsione di un afflusso record post successo elettorale. Confermato dai fatti: circa trecento persone. Non tante donne, neppure il dieci per cento dei presenti. Tanta gente comune. Il grosso sui 30-40 anni. Ma anche ventenni e sessantenni. Vari bagnini, anche titolari di grossi stabilimenti di Marina centro. Alcuni professionisti. E diversi volti noti, tra i quali Graziano Villa e l’architetto Giorgio Franchini. In primis i referenti di vari Comitati da tempo vicini ai grillini: Colombo Bertozzi, Steven Niccoli e Davide Cardone dei Comitati Teleriscamento; Walter Moretti del Comitato anti Trc; Carlo Baldandoni del Comitato per lo spostamento dell’A14 e altri. «Chi di voi viene per la prima volta?», urla alla folla dei neofiti uno dei responsabili di lungo corso del M5S a inizio assemblea. Si alza una marea di mani: più della metà dei ‘trecento’ è all’esordio. Quanti torneranno («Non basta fare una croce sulla scheda, si deve partecipare», gridano i veterani) non si sa”, ilCarlino (p.4) dà il polso della situazione e il clima lunedì nella sala comunale delle Celle.
“Come cambierà il vostro atteggiamento in consiglio comunale? La risposta porta la firma di Luigi Camporesi, candidato sindaco nel 2011. «Piuttosto che chiedere le dimissioni del sindaco, come fanno gli altri partiti (ad esempio Sel con Fabio Pazzaglia), noi proporremo a Gnassi di aderire ai punti del nostro programma ». Le questioni sono note e sono quelle sulle quali si è concentrata l’attività consigliare del Movimento 5 Stelle: dal no al Trc alla salvaguardia della balneabilità con la sistemazione del sistema fognario, quindi Aeradria con il nodo partecipate, fino magari l’affitto del Seminario. Senza fretta, fa capire Camporesi, non ci corre dietro nessuno. Di fronte a una risposta negativa? «Se dice no, chiederemo le dimissioni»”, Corriere (p.5).

Biodigestore. “UN BOTTO fortissimo, udito a centinaia di metri di distanza. Poi una grande fumata bianca, che pareva quasi nebbia. «Ma non era affatto nebbia: quell’aria ti bruciava la gola, gli occhi... ». E, soprattutto, quell’aria proveniva dall’odiato biodigestore di Ca’ Baldacci. HANNO AVUTO paura lunedì sera, i cittadini che da mesi lottano contro il nuovo impianto realizzato da Hera per il trattamento dei rifiuti organici. Prima la paura, poi la rabbia, perché quell’impianto, aperto fra le polemiche, «probabilmente non è così sicuro come ci vogliono far credere da Hera», attaccano il giorno dopo alcuni membri del comitato cittadino Uptown, costituitosi contro il biodigestore. Sono stati proprio loro, i residenti, a chiamare polizia e carabinieri, arrivati sul posto poco prima delle 22. Ma l’incidente è avvenuto prima, alle 20,43”, ilCarlino (p.2).
“Secondo Hera si è trattato solo «di emissioni dalle arie di lavaggio di una delle celle dell’impianto» conseguente al blocco di una delle macchine dell’impianto. Ma il comitato non solo non ci crede: sta preparando un esposto contro il biodigestore”, Corriere (p.10).


Tassa di soggiorno. A Riccione monta la protesta. “DICONO che i centralini siano bollenti. «Chiamano gli albergatori di Cesenatico, Cervia, Milano Marittima, ma anche di Cattolica e Misano». Nella sede dell’Aia di Riccione si stanno contando. Domani all’hotel Corallo si terrà un’assemblea e sarà il momento per stabilire la strategia che, arrivati a questo punto, prende in considerazione una grande manifestazione. «Sia chiaro – spiega il direttore Luca Cevoli – che non stiamo parlando di iniziative isolate. Siamo in contatto con i vertici regionali e le iniziative che andremo a fissate saranno concordate e organizzate assieme. Siamo disponibili a portare la protesta in città, se tutti saranno d’accordo. La manifestazione avrà una regia regionale, e non a caso siamo in sintonia con Sandro Giorgetti, presidente regionale Federalberghi»”, ilCarlino (p.11).


Altavelocità. Italo potrebbe non arrivare, Frecciarossa invece sì. Rfi fa ‘ostruzionismo’. “ITALO scalpita. Il 9 giugno il treno ad alta velocità di Ntv (Nuovo trasporti viaggiatori) dovrebbe debuttare a Rimini. Ma il condizionale è d’obbligo, «e la colpa non è certamente nostra — attacca l’amministratore delegato della società, Giuseppe Sciarrone — ma delle Ferrovie, che non ci permettono di realizzare i lavori di adeguamento alla stazione di Rimini, necessari per far circolare i nostri treni. Se non ci fanno alzare i marciapiedi, non possiamo portare Italo in Romagna». Intanto Trenitalia ha annunciato l’arrivo dell’alta velocità a Rimini dal 14 aprile. Il Frecciarossa non ha gli stessi problemi? «No, perché i mezzi di Trenitalia sono più antiquati dei nostri»”, ilCarlino (p.6).


Aeradria. “IERI è toccato all’onorevole Sergio Pizzolante. Dopo il consigliere Fabio Pazzaglia e l’assessore al bilancio, Gianluca Brasini, sui conti di Aeradria ieri la Procura ha convocato il parlamentare del Pdl, uno dei più critici sulla gestione dell’aeroporto Fellini. Tutte persone informate sui fatti, le cui dichiarazioni vanno a ingrossare il fascicolo conoscitivo (nessun indagato né capi d’imputazione) sulla gestione della società, dopo l’esposto presentato dal Movimento 5 Stelle. Pizzolante non commenta l’incontro di ieri mattina con il magistrato, ma la lista delle ‘persone informate sui fatti’ sembra sia piuttosto lunga. E nei prossimi giorni potrebbe riguardare i diretti interessati alla gestione finita nel mirino… Intanto Aeradria continua le trattative per i voli dell’estate. Ieri i vertici della società hanno incontrato Riccardo Toto, l’amministratore della compagnia Livingston. Un incontro interlocutorio, ma che la dice lunga sulle difficoltà di Aeradria, che stretta tra il concordato e i debiti sta faticando a investire sui voli. «Noi abbiamo proposto ad Aeradria di proseguire con i 2 voli per Mosca, i 2 per San Pietroburgo, quelli per la Scandinavia e abbiamo messo sul piatto anche i voli per Parigi e per Kiev. Ma per il momento non abbiamo avuto risposte»”, ilCarlino (p.6).


Fogne. "Valter Ciabochi (Fli), consigliere comunale della Perla verde, esplode. Anche perchè, sulla spinta del Pdl, il Comune ha aperto un tavolo tecnico per verificare la fattibilità del tubone. Il profilo Facebook nato quasi in tempo reale ha un titolo eloquente: “No alla merda di Rimini a Riccione”. «Tengano a Rimini la risultanza di una politica fognaria inesistente - scrive Ciabochi -. Riccione deve opporsi, non è una discarica di Rimini. Il problema è che la politica dell’idem sentire tra Pd e Pdl sulle più grandi infrastrutture della provincia, lascia intravedere che il tubone non è solo una proposta astratta, ma ha tutti i crismi per essere messa in pratica. Sull’argomento presenterò un ordine del giorno»", Corriere (p.10).