(Rimini) Venerdì 24 marzo, dalle 20,30 alla sala Sole del Centro Congressi SGR di Rimini in via Chiabrera, Ariminum Sviluppo Immobiliare ha organizzato un’assemblea pubblica dedicata alla conoscenza del progetto Rimini Life, già presentato al Comune di Rimini nel giugno 2022 e che riguarda la cosiddetta area ‘ex questura’. Interverranno Piero Aicardi Amministratore Unico di Ariminum Sviluppo Immobiliare, Marco Da Dalto coordinatore del progetto Rimini Life e Leonardo Cavalli progettista dello Studio OneWorks.
“Abbiamo deciso di incontrare i cittadini riminesi che vogliono conoscere direttamente cosa prevede il parco urbano Rimini Life – spiega Piero Aicardi, Amministratore Unico di ASI – anche perché il dialogo con l’Amministrazione sta avvitandosi su argomenti che si rischia siano poco comprensibili alla gente. Abbiamo invitato tutti i consiglieri comunali e i vertici delle associazioni di categoria, proprio perché riteniamo che un confronto diretto sia la migliore occasione per capire. Cogliamo il desiderio assai diffuso di veder sostituito ciò che rappresenta un ‘buco nero’ ai margini del centro storico, moltiplicatore di insicurezza e dallo stesso sindaco definito una ‘vergogna’, con un intervento di rigenerazione urbana di profilo europeo. Siamo convinti che questo cambiamento radicale sia la priorità e che gli strumenti urbanistici disponibili debbano essere colti per scegliere la via più rapida ed efficace”.
“Fra l’altro – continua il coordinatore di Rimini Life, Marco Da Dalto – proprio su quell’area è imminente un intervento di edilizia pubblica da parte del Comune e il finanziamento regionale ottenuto per realizzarla presume proprio una riqualificazione complessiva di tutta l’area che lo renda efficace. Ci siamo resi disponibili, in quanto proprietari di oltre il 75% delle aree, per realizzare la riqualificazione generale e far risparmiare all’Amministrazione i soldi dell’esproprio, cifra peraltro ancora da stabilire e che riteniamo sarà ben più alta di quella ipotizzata dal Comune, visto che le nuove costruzioni sono previste su un terreno di nostra proprietà.
Confermiamo la disponibilità ad individuare anche diverse funzioni pubbliche rispetto a quelle immaginate, che Rimini Life ha proposto dopo uno studio approfondito e qualificato sulle necessità analizzate. Pensiamo a parcheggi, asilo, studentato, biblioteca, ma siamo disponibili a ragionare con l’amministrazione per migliorare la proposta, partendo da un punto fermo: i progetti di rigenerazione necessitano di un motore economico-finanziario, lo dice anche l’attuale legge regionale, che è rappresentato nel nostro caso dal supermercato. Esistono motivazioni oggettive e norme che consentirebbero una rapida risoluzione del problema, risanando una piaga non solo del quartiere, ma di tutta la città di Rimini. Dipende dall’amministrazione, noi siamo pronti a partire. Alzare barriere, come tanti dicono, su un supermercato da 1500 mq di vendita, quando la città sul tema vive una realtà ben diversa dalla narrazione ricorrente, oppure rinviando tutto a strumenti urbanistici che potranno vedere la loro realizzazione non prima di 4-6 anni, non è una scelta logica e nell’interesse dei cittadini riminesi. Almeno non in linea con un percorso di riqualificazione intrapreso chiaramente da Rimini in questi anni”.