“Milioni di persone arrivano sulla Riviera riminese nella stagione estiva da ogni parte d’Italia, ma anche da Paesi dell’Europa e del mondo. Ci auguriamo che queste persone nel tempo delle loro vacanze nella nostra Diocesi possano divertirsi, riposarsi dalle fatiche del lavoro, vivere momenti di serenità e opportunità culturali e di relazione. Dio è contento quando vede i suoi figli contenti.
Ci auguriamo soprattutto che i nostri ospiti possano fare esperienza durante la loro vacanza di una comunità cristiana che viva la fede, l’affidamento a Dio, la fraternità, per ritornare alle proprie case dicendo: come sono stato bene a Rimini!, ho visto una Chiesa e una comunità cristiana vivace e ho goduto di momenti di incontro, di relazione, di cultura e svago che mi hanno arricchito”.
Il vescovo di Rimini, Nicolò Anselmi, ha aperto così mercoledì 19 aprile, la serata di ascolto, meditazione e dialogo, rivolta a tutti gli operatori del turismo balneare (operatori di spiaggia, imprenditori del settore turistico, guide, tour operator, promotori culturali...) insieme a operatori pastorali, animatori delle liturgie estive e sacerdoti. Sala Manzoni, a Rimini, a fianco della Basilica Cattedrale, era gremita di persone arrivate da tutta la Diocesi per questo incontro, il primo di questo genere organizzato espressamente dal Servizio Pastorale del Turismo e dal Vescovo. Sono intervenuti responsabili di tante categorie impegnate a vario titolo nel turismo (dai bagnini agli albergatori, dagli agenti di viaggio ai chioschisti) ma anche operatori e sacerdoti.
Dopo il saluto di accoglienza di Marco Bruckner (Servizio Pastorale del Turismo della Diocesi di Rimini), è stato proprio il responsabile del Servizio Pastorale del Turismo Mauro Vanni ad intervenire: “La Chiesa riminese si mette volentieri in ascolto degli operatori che vivono in maniera diretta il mondo del turismo, come di altre realtà sociali che vivono nel territorio della Diocesi.
L’accoglienza è una caratteristica tipica di questa terra, c’è un modo di accogliere da cristiani, alla luce del Vangelo”.
Una dozzina gli interventi che si sono succeduti, in un clima disteso. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Rimini, Jamil Sadeghoolvad, poi rappresentanti di categorie e operatori balneari. Da tutti gli interventi è emersa la gratitudine per aver indetto un incontro del genere. Sono seguite riflessioni, desideri e suggerimenti, oltre alla decisa volontà di “fare squadra” perché Rimini sia sempre più accogliente e inclusiva, in grado di offrire un divertimento sano e iniziative anche per il “ristoro dell’anima”.
A concludere la serata è stato il Vicario generale della Diocesi: “Il primo frutto di questa serata è proprio il desiderio di fare rete. – ha detto don Maurizio Fabbri – Recepiamo anche la richiesta degli operatori balneari di sentire la Chiesa di Rimini come un’alleata, e non una realtà distante. Una vicinanza che assicuriamo: operatori del turismo non siete e non sarete soli. Insieme desideriamo rilanciare un turismo che pone al centro l’attenzione alla persona: l’ospite, il collaboratore e il dipendente, il migrante e il diversamente abile. Perché chi arriva a Rimini e in Diocesi non sia un cliente ma una persona di cui prendersi cura”.La Diocesi ha già realizzato un cartoncino di saluto e benvenuto da appendere nelle varie strutture: “Gentili turisti, pace a voi!”.
È intenzione della Diocesi realizzare un depliant che pubblicizzi le principali iniziative religiose ma anche culturali e di socialità organizzate sulla Riviera riminese. C’è anche l’idea di aprire le chiese del litorale anche fino a tarda sera e di realizzare un foglio con gli orari delle messe estive.Al termine dell’incontro, il Vescovo Nicolò ha proposto un nuovo incontro, suggerimento immediatamente recepito dagli operatori del turismo che hanno rilanciato: “Rivediamoci alla fine della stagione estiva”.