Pubblicata da pochissimo la sentenza con cui il tribunale amministrativo regionale ha annullato le ultime elezioni amministrative a Riccione, quelle che hanno portato nell'ufficio del primo cittadino Daniela Angelini. I giudici hanno deciso di accogliere il ricorso presentato dalla Lega.
Il partito di Salvini ha sempre puntato sul fatto che Angelini fosse riuscita a diventare sindaca, al primo turno, evitando il ballottaggio, grazie a soli 48 voti in più del 50 per cento.
In pratica, la Lega ha indicato come in alcune sezioni il numero delle schede verbalizzate fosse superiore rispetto al numero dei votanti. Ed è su questo che i giudici hanno ritenuto di dover accogliere il ricorso. Nella sentenza, infatti, si legge che "che nel 54,5 per cento delle Sezioni il verificatore ha riscontrato irregolarità di natura, pacificamente, sostanziale relative alla mancata corrispondenza delle schede consegnate alla sezione, e rispetto alla corrispondenza del numero di schede autenticate alla somma di quelle utilizzate e di quelle non utilizzate, tali da determinare senz’altro l’invalidazione delle relative operazioni elettorali".
Che succede ora? A stretto giro di posta, la sindaca Daniela Angeli ha fatto sapere che il Comune si appellerà al Consiglio di Stato, che potrebbe ribaltare, come no, la sentenza dei giudici amministrativi.