Delitto di Rimini, i messaggini della nuora
Su Whatsapp l’ora dei messaggini inviati all’amante è quello delle 22 circa della notte del delitto, il 3 ottobre 2023. In essi la nuora di Pierina manifestava tutta la preoccupazione per l’incontro degli adulti della congregazione dei testimoni di Geova all’indomani. Avrebbero dovuto prendere una decisione sulla sua espulsione, a causa dell’adulterio. Le 22 sono più o meno un quarto d’ora prima dell’ora del delitto fanno notare i giornali locali (ilCarlino, Corriere).
Matrimoni forzati, anche a Rimini
Sono 275 le donne che si sono rivolte allo sportello della Casa delle donne del comune di Rimini tra gennaio e ottobre di quest’anno. Nel 66 per cento dei casi si tratta di italiane, nel 72 per cento hanno figli, sempre più piccoli. In 30 sono ospitare nelle case rifugio, con 39 minori. Sono le 52 richieste per il reddito di libertà. Le cause più diffuse sono violenza psicologica e fisica, con rispettivamente 184 e 137 casi, violenza economica e sessuale, con 95 e 52 casi. Negli ultimi due anni sono stati anche segnalati una decina di casi di ragazze straniere, in particolare asiatiche, poco più che maggiorenni, costrette al matrimonio. I dati sono stati forniti in vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre (ilCarlino, Corriere).
Concessioni balneari, conto alla rovescia per i bandi
“Scadono il 31 dicembre e non sappiamo ancora cosa succederà la prossima estate”, avvisano oggi sul Corriere i bagnini. “Dal governo non arrivano segnali. Anche la recente risposta del sottosegretario Ferrante ad un’interrogazione presentata dal gruppo parlamentare di Forza Italia che sollecitava un intervento sulle concessioni balneari non ha chiarito nulla. Solo che le aree attualmente occupate sono il 33% di quelle disponibili e che il tavolo tecnico sta ancora lavorando. A noi però servono certezze. Atti definitivi. E non proroghe su proroghe”, spiega Marco Mussoni di Cna (Corriere, ilCarlino).
Rigenerazione urbana: “serve il privato”
“Le grandi partite legate alla rigenerazione urbana, e lo insegnano Milano, Roma, Firenze, non possano né debbano vedere il soggetto pubblico come unico o esclusivo player in campo”. Lo sottolinea l’assessora alla pianificazione territoriale del comune di Rimini Roberta Frisoni. La richiesta di protagonismo arriva in vista dell’avvio dei cantieri per “il progetto Moi, dell’ex Caar, Mercato ortofrutticolo, lungo la via Emilia per il quale l’Amministrazione ha già presentato richiesta di finanziamento al ministero delle Infrastrutture per 15 milioni di euro” e dell’ambito urbano che comprende ex caserma Giulio Cesare e stadio Neri (ilCarlino, Corriere).
Riqualificazione alberghi, un affare da 65milioni
Nelle strutture alberghiere della provincia partiranno lavori di per 65 milioni di euro. Sono 160 gli imprenditori che hanno presentato domanda al bando regionale per la riqualificazione alberghiera, 75 strutture sono nel comune capoluogo. “Questo modo di operare deve divenire strutturale. Oggi ci troviamo davanti a sfide importanti per il futuro del settore che impongono la riqualificazione degli hotel da un punto di vista energetico e ambientale. E per consentire la riqualificazione del patrimonio alberghiero è necessario che iniziative come questa della Regione, divengano strutturali nei prossimi anni”, chiede la presidente di Federalberghi Rimini, Patrizia Rinaldis (ilCarlino).
Zona stadio, la protesta dei residenti
Si sentono “ostaggi dei divieti e delle strade chiuse quando il Rimini gioca in casa” e hanno lanciato una petizione per chiedere al comune di valutare bene ogni decisione relativa al progetto di riqualificazione del Neri, considerando anche l’eventualità di realizzare altrove un nuovo impianto. I tifosi non hanno gradito e hanno attaccato l’iniziativa sui social. Il comune si è impegnato a chiedere agli organi competenti se, nell’ambito delle norme sulla sicurezza, si possano trovare soluzioni (ilCarlino).
Nuova guida per la questura
Olimpia Abbate ha preso il posto di Rosanna Lavezzaro. “E’ la prima volta che vedo la città”, ha detto ieri ai giornalisti. “Ho grande entusiasmo e voglia di conoscerla. Stare sul mare mi fa sentire a casa”, spiega la casertana Abbate (ilCarlino, Corriere).
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