elezioni Europee, il sidnaco di Rimini Jamil Sadeghoolvaad punta i riflettori sui temi crucuali per la riviera. "Mi piacerebbe che, nell'ambito del centrosinistra, il dibattito sulle prossime regionali restasse ben fermo sui programmi e dunque sulle cose da fare di qui ai prossimi 5 anni, avendo in eredità il lavoro prezioso e positivo fatto dall'amministrazione Bonaccini", spiega. "Certamente la sanità al primo posto ma non vorrei che fossero dimenticati i temi della logistica e della burocrazia. Logistica non è solo questione di mobilità ma di reti infrastrutturali regionali (penso agli aeroporti e alle fiere). Burocrazia è anche questione di pragmatismo visto che, sulle colonie marine ad esempio, l'intera costa romagnola da decenni non va oltre a semplici stop and go. Non sempre dovuti, per essere estremamente chiari, a titubanze dei privati o ad arroccamenti dei Comuni".
Poi un commento sui risultati della giunta uscente. "Non è una banalità né un eccesso di ingenuità affermare dunque che, almeno per quanto riguarda un centrosinistra che ha dalla sua i risultati ottenuti da Stefano Bonaccini, si debba partire dai programmi. Perché poi è dai programmi, e quindi dalla visione complessiva di che futuro si vuole dare all'Emilia Romagna, che discendono i profili. Infine chiudo con un pensiero: la Regione è più forte se il suo Comune capoluogo innesca con tutte le province un lavoro sinergico, sincero, aperto, non saltuario e concreto sulle questioni strategiche. Parafrasando quello che ha detto pochi giorni fa Confindustria, bisogna cominciare a ragionare non solo di Città Romagna ma di Città Emilia Romagna".