Mercoledì il Consiglio di Stato ha depositato tre ordinanze che di fatto fanno prevalere l’interesse dei privati a continuare le attività degli stabilimenti balneari, nonostante le concessioni siano decadute. Questo perché i Comuni non sono ancora pronti per mettere a bando le relative concessioni.
Nell'ordinanza si precisa, in particolare, che "nel bilanciamento degli interessi contrapposti, appare preminente quello del privato, tenuto conto che in questo modo sono altresì soddisfatti gli interessi pubblici alla manutenzione dell’area e alla percezione dei canoni demaniali senza soluzione di continuità".
Le ordinanze di mercoledì arrivano dopo quella del 30 aprile in cui Queste ordinanze cautelari si aggiungono all'ordinanza del 30 che sospende la messa a gara delle concessioni in attesa del pronunciamento della Corte di giustizia europea sulla validità dell’articolo 49 del Codice della navigazione.