GIORNALAIO 22.03.2013

Venerdì, 22 Marzo 2013

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Urbanistica, Paesani: Noi ingordi? La variante ce l’ha suggerita il Comune, Gnassi d’accordo. Novità dalla Murri e da via della Fiera. Avvisi di fine indagine per il Meeting. Intervista al pensionato Nicola Sanese. La ruota gira a Pasqua


Piani particolareggiati, i privati: non siamo noi gli ingordi. E rinunciano alla variante. “Non hanno gradito l’accusa di avere provato a fare i “furbi”, presentando una variante e ottenere vantaggi mutando un commerciale all’ingrosso in uno al dettaglio. I titolari del piano Celle replicano al sindaco e tagliano la testa al toro: noi rinunciamo alla variante se il Comune approva l’intervento”, CorriereRomagna (p.9). “Il no ricevuto in commissione non è piaciuto per niente. «Il parere non risulta minimamente motivato e quindi non si riescono a comprendere le ragioni per le quali alcuni consiglieri, pure in presenza di un piano assolutamente conforme agli strumenti urbanistici e nonostante tutti i pareri favorevoli espressi dagli uffici comunali, abbiamo deciso di manifestare una opinione contraria. A meno di non pensare che i suddetti consiglieri abbiano prestato ascolto e si siano uniformati a un ordine impartito dall’alto». La verità dei privati è quindi un’altra. In sintesi: la variante è stata suggerita e impostata dal Comune, la Provincia ha già detto sì e anche Gnassi si era «dimostrato d’accordo, ritenendo più che giusto che l’edificio avesse una destinazione commerciale al piano terra e uffici a quelli superiori»”.
“Dunque, "la variante non è stata richiesta dalla proprietà di sua iniziativa e tanto meno può essere definita un intervento speculativo, essendo semplicemente diretta ad attribuire al fabbricato una destinazione più congrua e corretta dal punto di vista urbanistico"”, NuovoQuotidiano (p.5).


Colonia Murri. “VIA LIBERA dalla Sovrintendenza al ‘Residence del Mare’ di via Portofino. Si tratta di 4 torri alte quasi 30 metri, a mare della ferrovia, il motore immobiliare per il recupero completo dell’ex colonia Murri. Circa 10-12mila metri quadri di superficie utile, tra i 100 e i 130 appartamenti di pregio.Ai piani terra previste attività commerciali. La collocazione è in via Portofino, sulle aree ex Ceschina, a due passi dalla Murri. I parcheggi per le palazzine sono stati a loro volta collocati nel cosiddetto ‘silos’, un multipiano che nei mesi scorsi è stato abbassato di due piani (su 6-7 fuori terra; più due interrati). Quello della ex Murri è un progetto da oltre 120 milioni di euro complessivi, ripartito su quattro cantieri. Progetto al palo per il difficile momento economico, come ha ammesso già lo scorso anno Rimini & Rimini, società costituita dalla Valdadige per trasformare la ex colonia in un grande parco dello shopping. Tra le varie previsioni, anche la pedonalizzazione del lungomare di fronte all’ex colonia, che sarà il primo completamente pedonalizzato della città turistica”, ilCarlino (p.8).


A via della Fiera “centro commerciale a basso impatto urbanistico e di moderna concezione, appartamenti e soprattutto una nuova piscina. Non un impianto olimpionico. Ma una struttura in grado di sicuro di far dimenticare quella esistente. Con molte più corsie, con aree per bambini e acqua gym. Un vero e proprio polo dedicato all'acqua in diverse declinazioni, dal nuoto libero al recupero funzionale al wellness. Si può fare. E si sta facendo. E' tutto nel progetto riguardante i terreni della vecchia Fiera (9000 metri quadri da tempo già destinati a residenziale e commerciale), cui si è aggiunta l'area che era destinata al nuovo Auditorium. Seimila metri quadri che dovevano fruttare alla Fiera 3,5 milioni di euro”, NQ (p.7).


Le infiltrazioni mafiose. “Criminalità organizzata che si nasconde dietro il passaggio frenetico di gestioni alberghiere da una mano all’altra. Dopo l’appello del Prefetto, la Provincia scende in campo per ricordare che esistono strumenti per difendersi. In primis controllare il turnover e poi abbassare la percentuale degli affitti”, Corriere (p.5). “E’ un “errore” combattere solo con la repressione, chiarisce oggi Fabio Galli. L’assessore provinciale al turismo rilancia le «gestioni tipiche riminesi» e le proprietà invece che gli affitti, ricordando che il monitoraggio e i controlli in tempo reale circa i passaggi e le transazioni alberghiere «sono solo un pezzo di una strategia più complessa»”.


Patto di stabilità, ieri manifestazione dei sindaci a Roma. “"Avere dei soldi e non poterli spendere: è la pazzia che stiamo vivendo in questo momento". Lo dichiara il presidente della Provincia, Stefano Vitali. "Non si spiega come mai finora non sono ancora riusciti a fare un passo verso questa strada, nonostante i ripetuti appelli di chi rappresenta gli enti locali. Forse i professori universitari avevano così tanti neuroni che hanno causato un corto circuito". Venendo ai conti, la Provincia non ha accumulato debiti eccessivi nei confronti dei privati, in cambio però è molto ingessata sul fronte degli investimenti. "Abbiamo una ventina di milioni di euro che non si possono toccare. Potremmo fare strade, scuole e tante opere pubbliche dando lavoro alle persone e facendo girare denaro"”, NQ (p.3).


Aeradria. “Ancora qualche giorno e poi in tribunale arriva il piano industriale di Aeradria: la proroga scade il 28 marzo. Si tratta del piano di salvataggio che dovrà sostenere il concordato di continuità. Intanto, si scopre, che sull’onda degli esposti in Procura, anche il presidente della Provincia, Stefano Vitali, nelle scorse settimane è stato sentito in Tribunale”, Corriere (p.10).


Fine indagine per il Meeting. “PER il pubblico ministero il caso Meeting è chiuso. Il magistrato ha mandato agli indagati l’avviso di conclusioni indagini, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio. Tre le persone coinvolte nell’inchiesta che aveva scosso la Fondazione Meeting come un terremoto. Il direttore generale della Fondazione, Sandro Ricci, il direttore amministrativo, Roberto Gambuti e Massimo Conti, commercialista e legale rappresentante”, ilCarlino (p.6).


Crisi. “Scomparse. Spazzate via dalla crisi. Falliscono due imprese alla settimana. E sono praticamente esplosi i pignoramenti dalla seconda metà dello scorso anno, soprattutto per conto di Equitalia. Anche il 2013 non è iniziato meglio: è già stata raggiunta la quota delle 12 imprese fallite, quasi una alla settimana. Ma è già un numero alto rispetto a quello dei primi mesi dello scorso anno. E’ così che alle aste giudiziarie ci finiscono aziende, abitazioni, alberghi, ma anche cucine, macchinari, attrezzature estetiche, compressori, automezzi di servizio e cavalli. Un anno di lacrime e sangue è stato il 2012 che si è chiuso con 90 imprese fallite, 97 procedure concorsuali aperte e 7 concordati. Le sentenze del tribunale di Rimini sono state 73 a fronte delle 58 nel 2011”, Corriere (p.3).


Cervelli in fuga sul Carlino (pp.4-5), dall’ingegnere musicista all’architetto di Oracle, dallo storico dell’Africa che ora lavora per gli emiri alla produttrice culturale che in Italia fatica a parlare con il Comune di Rimini, passando per il direttore scientifico dell’ Istituto nazionale americano delle dipendenze, originario di Casteldelci.


Intervista a Nicola Sanese, ilCarlino (p.7). “DOPO diciotto anni Nicola Maria Sanese, riminese doc, ex parlamentare Dc, ciellino, non è più segretario generale della Regione Lombardia. Incarico che ha lasciato dopo l’uscita di scena del presidente Formigoni. Tornerà a Rimini, Sanese? «Non rilascio dichiarazioni». Ci perdoni l’invadenza: ma ora se ne andrà in pensione? «Sì, proprio così. Da mercoledì — sorride Sanese, nato il 4 marzo 1942, parlamentare dal 1976 al 1992, più volte sottosegretario — sono pensionato, ho compiuto 71 anni». E tornerà a vive stabilmente a Rimini? «Non torno in città perché Roberto Maroni mi ha chiesto di continuare a lavorare per lui». Un attestato di grande considerazione. E con quale ruolo? «La richiesta del nuovo governatore della Lombardia è di collaborazione a titolo gratuito». Gratuito? «Ci sarà qualche rimborso spese, almeno me lo auguro», ride Sanese”.


Per Pasqua la ruota panoramica su piazzale Boscovich. “E’ UNA CORSA contro il tempo. Tant’è che si lavorerà di giorno e anche di notte, per riuscire a montarla in tempo per il giorno di Pasqua. Partiranno oggi in piazzale Boscovich i lavori per l’installazione della grande ruota panoramica, che torna a grande richiesta con tre mesi d’anticipo dopo i successi di pubblico del 2012. I container con i pezzi e gli impianti della ruota arriveranno in città nelle prime ore di oggi, già dal pomeriggio i tir cominceranno a trasportare struttura e attrezzature in piazzale Boscovich. Le operazioni vere e proprie di montaggio inizieranno da lunedì”, ilCarlino (p.9).


Gianni Indino alla guida di Confcommercio, NQ (p.4).