La variantina del sindaco oggi in consiglio comunale (intanto Gnassi rimuove e promuove, o viceversa). Trc, secondo Agosta Pironi non può scendere. Aeradria, Vitali s’è arrabbiato
Oggi in consiglio la variante per tagliare (pare di ben poco) le reali potenzialità edificatorie del prg dovrà vedersela con un nemico impalpabile. “IL ‘TRAPPOLONE’. Trama: affossare la Variante anti-mattone. Luogo: Palazzo ex Aquila d’oro. Giorno: oggi. Ora: 17,45. Personaggi ed interpreti: quelli certi sono i consiglieri comunali di opposizione (escluso Fabio Pazzaglia, Sel-Fc). Quelli incerti sono vari membri della maggioranza”, ilRestodelCarlino (p.7). “Gnassi può contare su una dozzina di ‘pretoriani’ che non lo abbandoneranno nel giorno più lungo. Ma sono almeno un quinto i consiglieri col mal di pancia. Tra le truppe solo in teoria con il sindaco, sicuramente schierati con la minoranza (e non da oggi) sulla questione variante al piano regolatore generale sono Bertino Astolfi, della lista Rimini per Rimini, e Giovanni Pironi”. “Certa, per il semplice fatto che si trova all’estero, anche l’assenza di Sara Donati, fedelissima del sindaco. Probabile l’arrivo in ritardo anche di Stefano Brunori (IdV) spesso in rotta di collisione con Gnassi. La minoranza tenterà di convincere anche altri ‘nemici’. Tra questi l’ex assessore Samuele Zerbini, anche di recente ai ferri corti con il sindaco in occasione di una riunione di maggioranza. Ci si interroga anche sull’atteggiamento di Vincenzo Gallo”.
A lanciare l’allarme Sel. “Fabio Pazzaglia (Sel Fare Comune) è un paladino della lotta al cemento e in vista del consiglio di oggi denuncia. «E’ a forte rischio a causa di una manovra trasversale e che vede coinvolti consiglieri di maggioranza e opposizione». L’intento è quello di far saltare la seduta facendo leva sul numero legale: servono almeno 16 presenti su 32. «La manovra ha come obiettivo il sindaco ma viene fatta sulla pelle della città. Ridurre la cementificazione dovrebbe essere responsabilità di tutti»”, CorriereRomagna (p.8).
“Intanto Giuliana Moretti del Pdl critica pesantamente la delibera in esame. "Più studio la documentazione più mi rendo conto che questa variante è ridicola nel senso che è solo una variante di immagine per Gnassi che si erge a paladino della tanto citata decementificazione, ma avrà effetti dal punto di vista del risparmio di territorio assolutamente irrisori, dal momento che le schede coinvolte dai tagli, quelle per cui è stato avviato un iter che porterà ad un permesso a costruire sono 4 o 5 e non di più. Andrà invece a penalizzare solo pochi soggetti che avevano maturato una aspettativa". Ecco i numeri che presenta Moretti: "Ritengo che il risparmio di capacità edificatoria residenziale si aggirerà tra i 10mila e i 15mila metri quadri circa 140/160 appartamenti mentre il risparmio della capacità edificatoria produttiva/commerciale tra i 10mila e i 14mila metri quadri"”, NuovoQuotidiano (p.4).
In fatto di urbanistica, inoltre, arrivano nuovi equilibri anche negli uffici comunali. “IL SINDACO Gnassi veste i panni dell’ex allenatore romanista Zeman e il ‘fuoriclasse’ Totti finisce in panchina. Il Totti in questione naturalmente non è Francesco: si tratta di Massimo, plenipotenziario maxi direttore di Infrastrutture, Mobilità e Ambiente (che comprende anche i Lavori pubblici). Niente più, appunto, Lavori pubblici, che il Totti nostrano ‘deteneva’ da moltissimi anni, e che potrebbero toccare a Daniele Fabbri: a Totti andrà l’incarico di project manager per Teatro Galli e Nuovo lungomare. Incarichi di prestigio. Ma per qualcuno un promoveatur ut removeatur (promuovere per rimuovere, dicevano i latini)”, ilCarlino (p.2).
Aeradria, querelle Carim-Vitali. “RACCONTANO di un Vitali furioso. Con i suoi collaboratori si è sfogato così: «Ma come? Vengono a fare la morale a noi sui debiti della gestione di Aeradria, dopo che la Carim ha perso 221 milioni di euro?». Anche se con la Carim, volente o nolente, dovrà sedersi a un tavolo per cercare la soluzione per salvare l’aeroporto, Stefano Vitali non la manda a dire ai vertici della banca. Il presidente della Provincia non ha digerito affatto gli attacchi dell’istituto di credito, che ha definito ieri «inaccettabile la proposta di concordato per Aeradria» e «grottesca» l’idea di una privatizzazione del ‘Fellini’ «che arricchirebbe gli enti soci», sollevando più dubbi sulle responsabilità della Provincia (e degli altri enti) nella gestione dell’aeroporto. Attacchi che la dicono lunga, per l’ente di corso d’Augusto, del tentativo di Carim di mettere le mani sull’aeroporto. Di più: secondo la Provincia c’è una cordata di creditori, con Carim capofila, che mira a diventare azionista di maggioranza del ‘Fellini’”, ilCarlino (p.2).
Trc, il Pd riminese di traverso davanti alla delibera del Pd di Riccione per fermare l’opera. “«NOI non ci fermeremo. Il Trc andrà avanti». Da Rimini arriva l’avvertimento a Pironi e alla sua maggioranza. Marco Agosta, il capogruppo del Pd riminese, dice quello che a palazzo Garampi si pensa, ma non si vuol dire. Il sindaco Gnassi, sceglie di non intervenire nello scontro, almeno per il momento. Ma dopo avere brindato all’arrivo del primo Frecciarossa in stazione, c’è chi giura che non abbia alcuna intenzione di abbandonare il metrò. O peggio, ritrovarsi con un’opera che potrebbe costare svariati milioni di euro in più, se le fatture che avrebbe dovuto saldare Riccione, rimarranno orfane”, ilCarlino (p.3).
“Dal canto suo, raggiunto al telefono all'indomani dell'approvazione dell'atto sul Trc in Giunta, Pironi resta sul vago, salvo lasciarsi andare ad una precisazione: "Non abbiamo mai parlato di uscire dalla realizzazione dell'opera, ma sempre di revisione degli accordi". "Ho un mandato da rispettare" ricorda Pironi. E il riferimento è all'ordine del giorno del consiglio comunale che impegna il Comune di Riccione a non mettere un soldo di più della quota di propria spettanza (sei milioni di euro) nella realizzazione dell'opera. Di più per ora Pironi non dice, se non "aspettiamo la convocazione del tavolo tecnico. E comunque dirò qualcosa di più approfondito solo venerdì (domani, ndr) dopo il consiglio comunale sul bilancio"”, NQ (p.7).