MISANO CONNECTION: CINQUE ARRESTI PER SFRUTTAMENTO E ‘COMMERCIALIZZAZIONE’ DELLA PROSTITUZIONE. IN MANETTE L’AVVOCATO GUERRA

Giovedì, 15 Marzo 2012

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MISANO CONNECTION: CINQUE ARRESTI PER SFRUTTAMENTO E ‘COMMERCIALIZZAZIONE’ DELLA PROSTITUZIONE. IN MANETTE L’AVVOCATO GUERRA


Sequestrati 13 appartamenti tra Misano, Riccione, Cattolica e Rimini per il valore di 1 milione di euro. Un centinaio le ragazze coinvolte


Già indagato nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di finanza ‘Criminal minds’, ieri l’avvocato Guglielmo Guerra è stato arrestato, assieme ad altri quattro complici, a conclusione dell’operazione ‘Misano connection’ dei Caraninieri di Rimini. L’avvocato di Misano risulterebbe infatti a capo di un'organizzazione per lo sfruttamento della prostituzione. Le ragazze ricevevano i clienti in appartamenti di lusso tra Misano, Riccione, Cattolica, Rimini (13 tredici gli immobili posti sotto sequestro preventivo dai carabinieri). In manette anche Mara Poretta, Rocco Zito, Raphael Boros e Francesco Delliponti, l’informatico che, tra l’altro, ritoccava le foto delle ragazze per gli annunci ‘commerciali’ che pubblicava sul web. Ora sono tutti ai Casetti.


Le indagini sono partite nel mese di febbraio in seguito all’arresto di un transessuale brasiliano (non in regola col permesso di soggiorno) dedito all’attività di prostituzione in un appartamento di Riccione. Proprio dai controlli sulla proprietà dell'immobile, in particolare sulla gestione dell’affitto (canone, spesso percepito in nero, che variava dai 1000 ai 1500 euro per appartamenti di 30 metri quadri) i carabinieri sono arrivati ad individuare nelle persone di Guerra e di Zito rispettivamente la proprietà e la gestione degli appartamenti.


Guerra assieme alla "Giulia C. sas" è risultato proprietario degli appartamenti (per un valore che si aggira attorno al milione di euro), occupati da prostitute italiane e straniere, che qui si prostituivano come risulta anche dalle indagini sul web che hanno censito numerosi gli annunci pubblicitari con recapito telefonico corrispondente agli appartamenti di Guerra.


Al vertice dell’organizzazione l’avvocato di Misano, dunque, mentre a Rocco Zito e Mara Porretta toccava gestire le prostitute, non solo riscuotendo gli affitti, ma anche trasportandole sul ‘luogo’ di lavoro. Raphael Boros, invece, costringeva la moglie e le cognate a prostituirsi.
Si aggira attorno al centinaio, nel complesso, il numero delle ragazze coinvolte nel giro dei malviventi.