Aeradria: cda ci riprova con concordato, Maggioli la vede dura e San Marino tenta le sue carte. Serena Grandi: Rimini troppo pericolosa, torno a Roma. Rimini street food: mappa disorientata in 80mila copie
Aeradria. “Il consiglio di amministrazione di Aeradria ha recepito ieri le decisioni dei soci e deliberato dunque di procedere con la "redazione e presentazione di una proposta di concordato, previa rimozione da parte degli azionisti delle cause ostative che hanno determinato il provvedimento di inammissibilità del Tribunale di Rimini, sia in ordine all’aumento di capitale in corso, sia in ordine al versamento in tempi rapidi dell’importo di euro 1 milione e 600mila"…Il cda ha anche deliberato di prevedere una versione "integrativa- migliorativa del nuovo concordato in ordine alla possibilità di conversione dei crediti in azioni della Società"… Nella nota inviata al termine della riunione del cda si annuncia inoltre la "convocazione nei termini di statuto dell’assemblea dei soci per le relative determinazioni sui suddetti argomenti". In quell'occasione, come già annunciato, "il mandato e le dimissioni dell'intero consiglio di amministrazione" verranno messi "a completa disposizione della proprietà"”, NuovoQuotidiano (p.7).
“Dopo il vertice dei quattro soci di maggioranza, il presidente della Camera di commercio, Manlio Maggioli, ieri ha detto. «Riconosciamo di essere in grande difficoltà». Bisogna trovare una soluzione alle «obiezioni sollevate dal Tribunale». Possibilità? «E’ dura». La questione non è solo economica, ma è necessario trovare la formula corretta che dia certezze al finanziamento da 1,6 milioni di euro”, CorriereRomagna (p.5).
Intanto, “IL PIANO ‘SEGRETO’ (che poi ormai tanto segreto non è) è quello di aprire un nuovo aeroporto... dentro l’aeroporto. San Marino ci sta lavorando da mesi, e sul Titano si attendono solo gli ultimi ‘sì’ dall’Italia. I problemi di Aeradria stanno complicando tutto, ma il segretario di stato per l’Industria e i trasporti di San Marino, Marco Arzilli, è fiducioso: «Siamo arrivati al fotofinish è un progetto a cui lavoriamo da anni, non potrà che aiutare le finanze dell’aeroporto di Rimini». Arzilli, ci sono state molte indiscrezioni in questi mesi sui progetti del Titano per il ‘Fellini’. Quali sono effettivamente le intenzioni di San Marino? «Il nostro obiettivo è gestire, attraverso una ‘newco’ (una nuova società di gestione pubblico-privata), una parte dell’aeroporto ‘Fellini’, sia per quanto riguarda i voli civili, sia soprattutto per il traffico merci. I voli cargo da Rimini sono già parecchi, ma grazie a San Marino il ‘Fellini’ può diventare uno scalo unico in tutta Europa per questo tipo di business»”, ilRestodelCarlino (p.7).
Rispetto agli impegni mancati per il piano di comarketing, “Gnassi lo ammette: appena insediato nella poltrona più alta di palazzo Garampi, si impegnò per iscritto a dare ad Aeradria 730mila euro per sostenere il comarketing dei voli, non informò della promessa i sindaci revisori del Comune perché non la riteneva giuridicamente impegnativa, non diede seguito alla promessa “a seguito delle mutate condizioni di finanza pubblica”, “non aveva conoscenza” che le promesse sue e degli altri amministratori pubblici fossero state usate da Aeradria per farsi concedere crediti dalle banche (vedi Carim). Infine il sindaco sostiene che il mancato versamento del contributo comarketing “non abbia inciso in maniera determinante sulla situazione deficitaria” di Aeradria, che aveva ricevuto dal Comune tramite la Holding aumenti di capitale sociale per 1.165.653 € e 1.063.873 € (gennaio e estate 2011)”, LaVocediRomagna (p.13).
Spiagge fuorilegge. “Si è aperto ieri il processo a carico dell’ex comandante della Capitaneria di porto di Bellaria, Raffaele Tomei, accusato di tentata concussione. I difensori dell’indagato, Alessandro Petrillo e Marco Ditroia, avevano infatti ottenuto che il proprio assistito fosse giudicato con rito abbreviato, condizionato all’ascolto di due testimoni, davanti al Gup Fiorella Casadei. I due sono stati ascoltati: si tratta di un dirigente comunale all’epoca dei fatti e dell’ex assessore Fabio Scarpellini, poi responsabile della protezione civile. Secondo l’accusa l’ufficiale (capitano di prima classe), prima del giugno 2009, avrebbe proposto alla rappresentante dei bagnini di chiudere un occhio sulle innumerevoli irregolarità rilevate nel corso dei controlli in spiaggia in cambio di una somma di denaro, raccolta tra di loro”, Corriere (p.3).
Patto di stabilità. “OTTO milioni di euro: è la somma che lo Stato ha concesso quali «spazi finanziari» al Comune. Attenzione: «Non si tratta di risorse aggiuntive — precisa l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini — ma di risorse sbloccate dal Patto di stabilità, dopo l’apertura da parte del governo per incentivare la ripresa economica, che ha messo in campo 40 miliardi di ‘risorse’. Il Comune ha dichiarato debiti non pagati al 31 dicembre per 9 milioni». Circa 3,2 milioni erano comunque già stati pagati dal Comune nell’ambito del Patto di stabilità del 2013”, ilCarlino (p.9).
Minori, presentata una ricerca all'università. “Nella provincia di Rimini (329.244 abitanti) sono 60.464 i minori compresi tra 0 e 19 anni, mentre tra i 14 e i 19 anni sono 924 i giovani in carico ai servizi. Tante le famiglie affidatarie: ben 58. Sono invece 12 le case famiglia, 7 le strutture residenziali socio- educative e 4 le strutture diurne… «Ciò che emerge - spiega Silvia Sanchini, direttrice della fondazione San Giuseppe - è un tessuto di accoglienza forte, ma non sinergico. Se da un lato ci sono le strutture, ad esempio, educatori, scuola o casa famiglia, che singolarmente lavorano bene, dall’altro non c’è una rete. Così si rischia di frammentare l’intervento»”, Corriere (p.10).
Dopo LaVoce ieri, oggi ilCarlino intervista il leader riminese di Forza nuova, (p.2). Non sono indagati i militanti di Fn protagonisti la scorsa settimana di atti di protesta al Comune e alla sede del Pd. “Chi sono questi militanti di Forza Nuova? «Una dozzina di ragazzi, non di più — raccontano fonti della Digos — Sono di estrazione popolare, con un basso grado di istruzione. Spesso sono operai, manovali. Persone che vivono in maniera verace e sanguigna la politica. Ma non sono pericolosi, utilizzano solo modalità un po’ rozze»”.
Serena Grandi pensa di chiudere bottega (il ristorante aperto diverse settimane fa a San Giuliano) e tornarsene a Roma: Rimini è troppo pericolosa, ilCarlino (p.3). “«QUASI QUASI vendo tutto e torno a Roma... Ma si potrà andare avanti così?». Non è un film, anche se la trama sembra veramente quella di un giallo: due furti in meno di un mese, davvero un ‘battesimo di fuoco’ per Serena Grandi e il ristorante che l’attrice ha aperto a marzo nel borgo San Giuliano, la Locanda di Miranda. L’ultimo colpo è avvenuto lunedì sera (il ristorante era chiuso, per turno), poco dopo le 22,30. I ladri si sono introdotti nel locale passando dal tetto dello stabile, e hanno fatto man bassa di tutto quello che hanno trovato. «Mi hanno rubato la cassa, dove c’erano per fortuna pochi soldi (qualche centinaio di euro, a quanto pare, ndr), il computer, che mi avevano già rubato i ladri che erano venuti due settimane e mezzo fa (poi era stato ritrovato dai carabinieri, insieme al resto della refurtiva) e hanno mangiato e bevuto. E’ una cosa inaccettabile: è già il secondo furto che subiamo da quando abbiamo aperto il ristorante, e non siamo gli unici nel mirino»”.
Il prefetto risponde al documentario di Rainews sulle infiltrazioni mafiose in riviera. “‘RIMINI GOMORRA, le mani dei clan sulla Riviera’. Prefetto Claudio Palomba, le sembra che il reportage di Rainews 24 descriva correttamente la realtà? «Accomunare Rimini a Gomorra mi sembra francamente fuori luogo». Non sono realtà paragonabili? «Assolutamente no, e lo dico da campano. In tutto ci vuole equilibrio». Ma il problema infiltrazioni mafiose sulla riviera è documentato da inchieste, libri bianchi, operazioni di polizia, arresti... «Riconoscere un problema è un punto di partenza fondamentale. Ma bisogna anche saperlo circoscrivere, e definire in maniera più oggettiva possibile»”, ilCarlino (p.5).
Rimini street food (distribuita in 80mila copie) ha perso la strada. “Bella l’idea di Rimini Street Food, la prima guida ‘on the road’ dedicata ai cibi di strada, nata dalla collaborazione di Comune di Rimini, Rolling Stone, Ducati e con il supporto di Provincia di Rimini, Apt Emilia Romagna e Camera di Commercio. Peccato però che la mappa creata per aiutare a scoprire luoghi poco conosciuti ma dal grande fascino sia piuttosto incompleta per quanto riguarda la viabilità, non indicando importanti strade come viale Principe Amedeo o piazza Tre Martiri e piazza Cavour. Diversi esercizi risultano posizionati in modo errato. Una mappa in versione artistica è stata allegata a Rolling Stone, un’altra diversa, con maggiori indicazioni delle vie è reperibile sul sito Internet. Su entrambe le mappe risulta poi la scomparsa della ferrovia per Ravenna. In questo contesto succede che l’esercizio dove si è tenuta la presentazione dell’iniziativa, che si trova in via Destra del Porto, sia finito sulla sponda opposta, in via Sinistra del Porto”, LaVoce (p.11).
Nuovo lungomare, nel week end arriva la prova del triathlon (con tante strade chiuse), NQ (p.9).