Rimini | Quanti residenti nel 2030? Le proiezioni dell’osservatorio demografico provinciale
Presentato oggi in Provincia a Rimini il 14esimo rapporto dell’osservatorio demografico, relativo al 2012. Al 1 gennaio 2013, la popolazione residente in provincia a Rimini era pari a 335.331 persone (48,3 per cento maschi e 51,7 per cento femmine) con una crescita rispetto all’anno precedente di 3.261 unità (ovvero dell’1 per cento). Incremento, avvisano dalla Provincia, dovuto alla sola componente migratoria dato che la componente naturale registra un meno 203. L’ufficio di statistica provinciale si è divertito anche a fare alcune proiezioni. Da oggi al 2030 l’incremento della popolazione residente totale varierebbe da un minimo di 27 mila unità secondo lo scenario basso al un massimo di 83 mila secondo lo scenario alto con un valore intermedio di circa 50 mila persone nell’ipotesi dello scenario centrale. L’incidenza della popolazione straniera sulla popolazione totale, attualmente intorno all’11 per cento, si stima possa crescere ancora nei prossimi anni fino a raggiungere quota 14 per cento nel 2020 e 16 per cento nel 2030.
Tornando ai dai reali, tra i comuni da segnalare Pennabilli che scende al di sotto della soglia dei 3mila abitanti e il fatto che i residenti nel comune capoluogo (Rimini) rappresentano quasi il 44 per cento dei residenti complessivi. Un altro 38 per cento della popolazione di Rimini risiede in comuni di dimensioni dai 10 mila ai 50 mila abitanti, mentre i 10 comuni più piccoli concentrano solo il 4,5 per cento della popolazione residente. Nella provincia a 20 comuni, nel capoluogo si concentrava oltre il 51 per cento della popolazione (censimenti 1971 e 1981).
Le nascite nel 2012 hanno sfiorato quota 3mila (2.970) somma superata dai decessi 3.173. La media giornaliera è di 8,1 nascite e 8,7 decessi. La popolazione dunque continua a crescere grazie alla componente migratoria. Nel 2012 si calcolano complessivamente 11.949 movimenti immigratori (37,8 per cento per cambio di comune all’interno della provincia, 11,9 per cento provenienti da altre province della Regione Emilia-Romagna, 28,6 per cento provenienti da altre regioni italiane, 18,7 per cento provenienti dall’estero, 3 per cento iscrizioni d’ufficio). Sono stati pari, invece, a 9.392 movimenti emigratori (50,1 per cento cambi di comune all’interno della provincia, 12,9 per cento uscite verso altre province della Regione Emilia-Romagna, 25 per cento uscite verso altre regioni italiane, 8,7 per cento uscite verso paesi esteri, 3,2 per cento cancellazioni d’ufficio).
Se si scende, inoltre a guardare il numero delle nuove residenze effettive, nel 2012 in provincia sono state pari a 6.506 (20,2 per cento persone immigrate da altre province dell’Emilia-Romagna, 48,2 per cento persone immigrate da altre regioni italiane, 31,6 per cento persone immigrate da altri paesi esteri). A chiedere la residenza altrove sono stati invece in 4.014 (27,7 per cento persone emigrate verso altre province dell’Emilia-Romagna, 53,6 per cento persone emigrate verso altre regioni italiane, 18,7 per cento persone emigrate verso antri stati esteri). Tra le persone residenti, il 60,6 per cento è nato sul territorio provinciale, mentre il 39,4 per cento è immigrato.
Gli stranieri sono 36.783 con un incremento di 1.882 unità (5,4 per cento) rispetto all’anno precedente (44,6 per cento maschi e 55,4 per cento femmine, indice di mascolinità 0,8). Gli stranieri nati in Italia sono 5.206 di cui 4.686 under 18 (pari al 90 per cento degli stranieri nati qui). Le comunità più numerose sono quelle provenienti da Albania (22 per cento), Romania (14 per cento), Ucraina (11 per cento), seguono Marocco, Cina, Senegal, Moldova, Macedonia, Tunisia e Russia.
Le famiglie complessivamente ammontano a 143.623, con una media di 2,32 componenti. Rispetto all’anno precedente si registrano 2.339 famiglie in più (1,7 per cento). L’istituto cresce in particolare (cioè sopra la media provinciale) a San Giovanni in Marignano (3 per cento), Misano Adriatico e Talamello (2,6 per cento), Rimini (2,5 per cento), Santarcangelo di Romagna (2,4 per cento).
Gli over 65 sono 70.836 (21,1 per cento) di cui 43,4 per cento maschi e 56,6 per cento femmine, mentre i residenti con 75 anni o più sono 35.780 (10,7 per cento) di cui 39,7 per cento maschi e 60,3 per cento femmine. Gli ultra 80enni sono 21.588 (6,4 per cento) di cui 36,6 per cento maschi e 63,4 per cento femmine. E’ stabile rispetto allo scorso anno il numero di persone (95) che ha raggiunto o superato la soglia dei 100 anni. In particolare i centenari sono 41 mentre gli ultracentenari sono ben 54. Le due persone più anziane hanno 105 anni e sono entrambe femmine. Si può dire che riprende, dopo un breve periodo di stazionarietà, la crescita del peso percentuale della popolazione senior (65 anni e oltre) a scapito, invece, della popolazione 15-64 anni che perde 0,3 punti percentuali.
Casa. Sono 164.195 le abitazioni totali rilevate all’ultimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni, con un incremento del 15,2 per cento rispetto al censimento precedente e più che triplicate rispetto a quelle censite nel 1951. La percentuale di abitazioni occupate da residenti sulle abitazioni totali censite varia ai diversi censimenti da un massimo del 91 per cento del 1961 ad un minimo del 76,8 per cento del censimento 1981, fino a stabilizzarsi nei censimenti 1991-2001 intorno ad un 80 per cento.
Curiosità onomastica. Al 1 gennaio 2013, complessivamente tra i residenti in provincia, sono presenti 40.549 cognomi diversi degli oltre 300mila esistenti in Italia. I tre cognomi più diffusi nella popolazione residente sono “Fabbri” , “Rossi” e “Casadei” e insieme rappresentano il 2,2 per cento della popolazione totale. Si scende alla 184-esima posizione della graduatoria per trovare il primo cognome straniero che è risultato “Ndiaye” Tra i residenti stranieri ai primi posti si trovano “Ndiaye”, “Chen” e “Diop” che insieme rappresentano l’1,5 per cento della popolazione straniera residente in provincia. Nel complesso sono stati rilevati 27.589 cognomi diversi per la popolazione italiana e 14.595 per la popolazione straniera. I nomi più diffusi, invece, sono Maria, Anna e Sara tra le femmine e Andrea, Marco e Alessandro tra i maschi. Maria, in particolare, è il nome che primeggia anche tra le femmine straniere, mentre tra i maschi stranieri si registra Mohamed.