Rimini | Visita del garante ai Casetti: Grave sovraffollamento, violati standard minimi vivibilità
Desi Bruno, garante regionale dei detenuti, ha visitato venerdì i Casetti e verificato come permangano “"gravi condizioni di sovraffollamento": in ogni sezione ci sono circa il doppio delle presenze rispetto alla capienza regolamentare, e il problema è destinato ad acuirsi nel periodo estivo. In luglio e agosto, vengono effettuati circa il 50 per cento degli arresti annuali. La Polizia penitenziaria, sotto-organico di circa 40 unità (108 effettivi, rispetto a una pianta organica di 148), trarrebbe giovamento da un’integrazione di personale di 10 unità”. Al momento della visita il garante è stato accompagnato dalla direttrice Palma Mercurio e dal comandante della Polizia penitenziaria. Nella Casa circondariale di Rimini, risultavano essere presenti 168 detenuti (di cui 74 stranieri), 70 i condannati in via definitiva.
Il garante ha spiegato che “le celle delle sezioni di più recente ristrutturazione risultano essere decorose negli arredi e ampiamente illuminate, con uno spazio apposito per il lavabo e con un bagno con doccia, ma vi sono rinchiuse 6-7 persone in 12-13 metri quadrati, con letti a castello a 3 piani”. In tutte le sezioni, inoltre, “vige un cosiddetto ‘sistema aperto’: ai detenuti viene consentito di restare fuori dalle celle per passare ore all’aria aperta e momenti di socializzazione con gli altri detenuti. Non è assicurata la separazione degli imputati dai condannati in via definitiva, che risultano allocati nei medesimi ambienti detentivi”.
Nella sezione ‘a custodia attenuata’ Andromeda, sono presenti 13 detenuti tra tossicodipendenti o alcoldipendenti, selezionati dalla Direzione e dell’Ausl, in attesa dell’accesso a misure alternative alla detenzione con finalità terapeutiche. Sono 5 i transessuali detenuti in una sezione ad hoc.
Nella parte vecchia del carcere “permangono le più volte segnalate criticità strutturali, già oggetto di un intervento dell’Ausl per la situazione di degrado complessivo e per le pessime condizioni igienico-sanitarie”.
Continuano ad essere gravi le “le condizioni igienico-sanitarie della Prima sezione (crepe nei muri scrostati, infissi fatiscenti, infiltrazioni di acqua dal tetto) nella quale, al momento, sono allocate 22 persone in 4 celle (le altre sono state chiuse dalla Direzione in quanto inagibili). Da tempo appaiono indifferibili interventi di ristrutturazione delle celle, in alternativa alla totale chiusura della sezione. Il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria – spiega il garante - sta procedendo a interventi ordinari di sanificazione, quali la tinteggiatura delle celle; tale soluzione, idonea a ripristinare i parametri di salubrità nell’immediato, non può che essere interlocutoria, essendo necessario provvedere con urgenza al rifacimento della copertura del tetto”.
L’auspicio della Garante è infine che “i lavori sulla Seconda sezione comincino al più presto, e possano poi proseguire nella Prima, ponendo rimedio "a una situazione in palese violazione degli standard minimi di vivibilità". In riferimento alla ristrutturazione della Seconda sezione, da tempo chiusa per inagibilità, l’appalto è già stato aggiudicato e si attendono alcuni adempimenti burocratici per l’avvio dei lavori”.