Rimini | Grattacielo: 33 arresti, altrettante denunce e chili di stupefacenti sequestrati
E’ partita alle prime luci dell’alba di oggi l’operazione dei carabinieri di Riccione in zona grattacielo a Rimini, dopo un anno di appostamenti. In campo oltre 100 militari, cani antidroga ed un elicottero, hanno portato all’esecuzione di 33 ordinanze di custodia cautelare di cui 15 in carcere e 18 agli arresti domiciliari nei confronti di persone responsabili di reati inerenti agli stupefacenti. L’operazione diretta dalla procura di Rimini ha visto coinvolte cinque Regioni d’Italia tra cui, oltre all’Emilia Romagna, le Marche, la Toscana, la Sardegna e l’Abruzzo oltre a soggetti indagati in tutta la riviera.
L’indagine, spiegano dal comando provinciale, ha avuto inizio a seguito di una denuncia di estorsione presentata da un cittadino russo che era stato violentemente malmenato da un italiano proprio per un debito di droga. Da qui l’avvio di una articolata e complessa attività d’indagine svolta con captazioni tecniche, pedinamenti e servizi di osservazione, che ha consentito di raccogliere inconfutabili indizi di colpevolezza a carico degli attuali indagati, in tutto oltre 60 persone tra italiani e stranieri, che avevano creato nel tempo una vera e propria fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti in tutta la Riviera con particolare riferimento alle città di Rimini e Riccione, ed al mondo dei locali notturni.
Particolarmente scaltri e attenti, i protagonisti utilizzavano durante le loro conversazioni finalizzate ad ordinare dosi, frasi e parole in codice, parlando di volta in volta di pane o di altri generi alimentari o di pacchetti. Cercando, insomma, di sviare eventuali attività d’ascolto. Tutto inutile. I carabinieri in soli quattro mesi sono riusciti ad arrestare nella flagranza del reato ben 25 persone ed a sequestrare oltre 11 chilogrammi di sostanze stupefacenti che avrebbero fruttato, divisi in singole dosi, numerose migliaia di euro. L’attività illecita si avvaleva di corrieri, basisti e spacciatori al minuto, spesso violenti con chi non pagava le somme pattuite per le singole dosi.