Aeradria, oggi assemblea per la privatizzazione. Lavori pubblici, la brutta ciclabile costerà il doppio e sarebbe dovuta essere meglio di come è. Novarese, mancano ‘solo’ i soldi. Cda Fondazione Carim, spuntano dei nomi
Aeradria, oggi assemblea dei soci sull’ipotesi di privatizzazione (cioè sulla conversione dei crediti in quote azionarie). “Che cosa sappiamo Poche cose, e molto opache: gira voce di un accordo ormai concluso che vedrebbe la Fiera da un lato e la Carim dall’altro, garanti rispettivamente della parte pubblica e di quella dei creditori privati (rappresentano, ricordiamo, circa 33 milioni di euro di cui Aeradria deve esdebitarsi per poter rinascere). Si sarebbe trovato un marchingegno finanziario tale da tenere in equilibrio (metà per ciascuna delle parti) il controllo di Aeradria. Infatti, Provincia e Comune pur “aprendo” ai creditori non vogliono perdere la maggioranza nello scalo aeroportuale, ma d’altro canto non possono per legge rifinanziare l’aeroporto essendo la società in perdita da più di tre esercizi consecutivi (su questo è andato a sbattere il primo piano di concordato, ma tutti lo sapevano fin dall’inizio). Da una fonte qualificata abbiamo appreso del tentativo in atto di “aggirare” tali norme: in pratica gli enti locali rimarrebbero ancora i controllori di Aeradria pur essendo il soggetto erogatore dei finanziamenti la Fiera, azienda a maggioranza pubblica ma con un profilo privatistico. In piazza Ferrari le bocche sono cucite, ma nell’ambiente c’è ancora forte irritazione”, LaVocediRomagna (p.17). In favore della privatizzazione è nuovamente intervenuto il deputato del Pdl Sergio Pizzolante.
Lavori pubblici, “LA PISCINA al Palas? Se ne parla come minimo nel 2014. L’opera, annunciata nel piano dei lavori pubblici di quest’anno (a bilancio c’erano 5 milioni di euro), «resta una priorità, ma a oggi non siamo nemmeno a un progetto preliminare. Di fatto c’è solo un’idea», ha ammesso ieri l’assessore al Bilancio e allo sport Gianluca Brasini, in commissione. Pensare che sul nuovo complesso sportivo nei terreni del vecchio palacongressi c’era già stata una votazione, con la maggioranza pronta a sostenerlo. I primi a sentirsi traditi ieri sono stati proprio i consiglieri del Pd, ora costretti a far marcia indietro per «un errore». Così l’ha definito ieri l’assessore ai Lavori pubblici Roberto Biagini: «un errore dei nostri uffici». L’opera infatti «non poteva essere inserita nel piano dei lavori, in quanto dev’essere ancora fatta la variante urbanistica ad hoc che ci permette di realizzare la piscina». Manca la variante, manca un bando pubblico per la vendita delle aree. Insomma, se ne parla (forse) nel 2014”, ilRestodelCarlino (p.8).
La ciclabile più discussa della storia dell’umanità, quella a lungomare a Rimini, costa quasi il doppio rispetto a quanto dichiarato fino ad ora dal Comune. “Già perché la cifra inserita per l’intervento alla pista ciclabile del lungomare ammonta a 750mila euro e riguarda solo il «primo lotto: tratto compreso tra Piazzale Boscovich e piazzale Kennedy». Una cifra che si discosta da quella annunciata alla presentazione dei lavori, il 20 aprile scorso, quando dall’amministrazione avevano parlato di «450 mila euro di spesa totale, per i lavori da piazzale Boscovich a Riccione e finanziati in buona parte dalla Regione»”, CorriereRomagna (p.5). In pratica il Comune ha chiesto alla Regione un finanziamento per la realizzazione di una ciclabile a doppio senso in sede propria (che si sarebbe dovuta realizzare allungando il marciapiedi lato mare) e la Regione ha dato 450mila euro. “Ma sulla carta questi soldi, a cui il Comune aggiungerà altri 300mila per arrivare al totale previsto, sono “semplicemente” destinati a rimettere mano ai lavori già fatti in quel primo lotto, dove la Regione, come detto, avrebbe “chiesto” una ciclabile non su strada ma in sede propria. Ecco perché Gioenzo Renzi (Fli) ha tuonato contro quanto già eseguito: «Sono stati chiesti soldi alla Regione senza rispettare il progetto presentato a Bologna: bisognerà modificare tutto, con uno spreco di denaro»”.
Colonia Novarere, spiega il nuovo presidente di Rimini Terme Flavio Vezzani che il futuro è nelle mani delle banche. “Per riuscire a portare avanti i lavori alla Novarese (dove è previsto, oltre all’hotel, un nuovo centro per il benessere e la salute con tanto di spa) servono «almeno 9-10 milioni di euro. Abbiamo prodotto un business plan che presenteremo presto». L’intenzione di Riminiterme e di Coopsette, proprietaria di maggioranza (e alle prese con una corposa ristrutturazione del debito verso i circa 1.300 creditori, dipendenti compresi) è insomma quella di andare avanti. «Nel luglio scorso abbiamo presentato al Comune di Rimini la denuncia di inizio attività per procedere al completamento delle parti interne della colonia, ottenendo tutti i pareri richiesti, incluso quello della Soprintendenza. Nei prossimi giorni integreremo la documentazione e completeremo l’iter. Dopodiché avvieremo un percorso per formalizzare accordi con operatori locali qualificati che ci diano le garanzie di efficienza, qualità e professionalità». Ma servono soprattutto i soldi, per portare avanti il cantiere della Novarese: per questo si tratta con le banche”, ilCarlino (p.8).
Patto di stabilità, c’è il “decreto sblocca pagamenti, più di 4 milioni di euro dalla Provincia ai creditori del 2012. Comincia intanto la corsa per mettere a posto i conti coi fornitori del 2013: i creditori pagati da inizio anno sono già una quarantina, fuori dalla lista ne rimangono una decina, saldati tutti i fornitori del 2012. Nell’elenco dei servizi pagati, sono per lo più opere edili come manutenzione di strade e scuole: entro fine giugno, sul portale della Provincia verrà pubblicata la lista di chi è già stato pagato”, Corriere (p.8).
Asili “sempre più cari per le famiglie riminesi. Soprattutto per quelle con reddito più alto: sopra i 47mila euro l’incremento sarà a due cifre. Ci saranno anche aumenti (dell’1%) per la famiglie con redditi più bassi, per riequilibrare un po’ le tariffe, ma gli incrementi veri (ben oltre il 10%) saranno per chi guadagna di più. Cifre ancora non ne sono state fatte, ma ieri in commissione l’assessore al Bilancio Gianluca Brasini ha confermato l’orientamento di palazzo Garampi. «È una partita ancora tutta da giocare, ma resta il principio di aumentare le rette per le fasce di reddito alte». Non è l’unica novità: saranno previsti più fasce, per diversificare le rette”, ilCarlino (p.8).
Intanto “sono già 500 le firme raccolte in relazione alla questione della gestione dei nidi Brucoverde e Cerchio Magico e tra di esse c’è anche quella del magistrato Antonio Ingroia che ha firmato la petizione cittadina che chiede al sindaco di Rimini di investire le risorse necessarie affinché il Comune effettui la gestione diretta di tutti i nidi e scuole materne di proprietà del Comune”, NuovoQuotidiano (p.9).
Turisti tedeschi. “C’ERAVAMO tanto amati. Poi i tedeschi, sempre di più, avevano imboccato la strada verso ben altri lidi, Spagna e Grecia su tutti, abbandonando la loro amata teutonen grill. Ma la Germania è tornata ad avere un debole per Rimini. L’articolo della Bild ne è una delle testimonianze più fresche, ma sono i numeri delle presenze dei turisti tedeschi a parlare su tutto. Nel 2012 le presenze sono tornate ai livelli del 2005, dopo anni e anni di flessione: 760.143, con ben 124.326 arrivi. Anche il 2013 lascia buone speranze, ma guai a sedersi sugli allori, perché, avverte l’assessore provinciale al Turismo Fabio Galli, «i tedeschi li abbiamo già persi una volta, e non possiamo perderli ancora». VERO è però, secondo Galli, che «la ripresa del mercato tedesco nelle ultime due stagioni c’è stata, ed è dovuta in parte anche al ruolo positivo svolti dai voli diretti a Rimini dalla Germania. Un ruolo che avrebbe bisogno di essere potenziato, per sfruttare quel piccolo o grande ‘ritorno di fiamma’ tedesco verso la nostra costa»”, ilCarlino (p.6).
Fondazione Carim. “Dopo settimane di impasse, si sarebbe trovata la quadra su un certo numero di nominativi. Un accordo a cui si sarebbe però giunti "cestinando" di fatto il lavoro della commissione di saggi messa in piedi nei mesi scorsi dal presidente Massimo Pasquinelli e dal vice (ora ex) Bruno Vernocchi. Riga sopra alla commissione, a tessere la tela del nuovo accordo due le figure in prima fila: Gianluca Spigolon e Mauro Ioli…L'uno in predicato di prendere, in futuro (la questione non è per ora all'ordine del giorno) il posto di Pasquinelli. L'altro di entrare nel cda…Mentre per la vice presidenza sarebbe confermato il nome dell'ex primario Leo Cagnoli…Cinque i nuovi consiglieri da nominare”. Tra i nomi papabili quello “del notaio Bonoli, quello del figlio del compianto Luciano Manzi, quello dell'avvocato Moreno Maresi, dell'editore Panozzo, quindi dello storico Natalino Valentini, del rettore dell'università di Urbino Stefano Pivato, dell'ex presidente di Confcommercio Richard Di Angelo, di Matteo Guaitoli (già nel cda di Carim) e, unica donna, quello di Linda Gemmani (gruppo Scm)”, NQ (p.7).