Bellariva, 9 mln per il piano città. Galli, tar boccia ricorso ConsCoop. Economia, export in calo. Distretto turistico, ci sono i confini
A Bellariva sempre più vicino il Piano città. “Il problema degli scarichi a mare nell’area di Rimini sud troverà una prima importante risposta grazie ai fondi nazionali del Piano Città. Il sindaco Andrea Gnassi non dà tempi, ma dice che la progettazione è a buon punto. E non appena il Comune firmerà il contratto con il Governo - molto probabilmente già la prossima settimana - si potrà cominciare a pensare alle procedure esecutive. Già perché all’interno del progetto di riqualificazione dell’area urbana che ha come epicentro Bellariva la priorità è stata assegnata proprio alle fogne. L’operazione complessiva vale 9 milioni e 270mila euro. Il grosso ce lo mette il Ministero delle Infrastrutture, 7 milioni e mezzo. Il Comune farà la sua parte con 1 milione e 700mila euro. Un gruzzoletto che verrà investito in larga parte - 8 milioni circa - proprio per il Piano di salvaguardia della balneazione”, LaVocediRomagna (p.17).
“Non solo: prevista anche la realizzazione della nuova scuola Conforti, e l’intervento più oneroso, da otto milioni di euro, che porterà alla «realizzazione dell’infrastruttura fognaria del primo stralcio della dorsale sud, compreso tra via Flaminia e via Rimembranze». E dell’infrastruttura fognaria relativa alle fosse Colonnella e Macanno. Quando? I tempi sono incerti: «La settimana prossima firmiamo il contratto, poi pronti a partire a breve»”, CorriereRomagna (p.11).
“Con i restanti 1,3 milioni del Piano si interverrà invece sulla viabilità: «Faremo finalmente il sottopasso di via Portofino, la rotatoria, la ciclabile e collegheremo la Statale col mare. Andremo a colmare insomma un’altra delle storiche fratture della nostra città. Dopo aver quindi reso pulito il mare, attraverso l’intervento sul sistema fognario, faremo quindi anche in modo che questo mare possa essere raggiunto senza problemi da riminesi e turisti»”, NuovoQuotidiano (p.3).
Ci sarà anche meno cemento del previsto. “A domanda, Gnassi arriva a ipotizzare un possibile ‘dimagrimento’ urbanistico «del 30-40%» (su 22mila mq, cioè circa 315 appartamenti da 70 metri quadri l’uno, significa cancellarne 140), di quella che al momento «è una mezza Coriano»”, ilRestodelCarlino (p.7).
Riqualificazione Galli. “IL GALLI può andare in scena. Il ricorso presentato dalla Conscoop, la cooperativa forlivese arrivata seconda nella gara per l’appalto dei lavori di ricostruzione del teatro, è stato bocciato dal Tar. Il tribunale ha infatti ritenuto inaccettabile la richiesta di sospensiva di Conscoop, che giudicava anomala l’offerta presentata dalla ditta vincitrice, la Cesi di Imola, assicuratasi l’appalto con ribasso d’asta del 36% (da una base di 19,7 milioni si era arrivati all’aggiudicazione per 14 milioni)”, ilCarlino (p.8). “A questo punto il cantiere per la ricostruzione del teatro potrebbe, in teoria, partire già a luglio, ovvero trascorsi 45 giorni canonici - previsti per legge - dall’aggiudicazione dell’appalto alla consegna del cantiere. Peccato però che, nel frattempo, il Comune ancora non abbia risolto il problema del trasferimento del mercato. Le bancarelle da spostare, per le prime 50 settimane di cantiere, sono 35, poi nella seconda fase si arriverà a 70. Confesercenti e Confcommercio hanno già convocato, per lunedì, un incontro con gli ambulanti per fare il punto. Ma gli operatori e le associazioni di categoria, prima di spostare anche un solo banco, vogliono prendere tempo”.
In spiaggia “La tensione sale per i baskettari della riviera: lo storico campo del Bagno 86, l’ultimo baluardo rimasto della spiaggia, è in clamoroso ritardo coi tempi. Doveva risorgere entro il 20 maggio, come aveva confermato il titolare dello stabilimento Alessandro Vandi, ma la strada si è fatta in salita: dal Comune hanno chiesto delle modifiche al progetto presentato nelle scorse settimane e non hanno concesso, per il momento, alcuna autorizzazione”, Correre (p.10).
Ieri la Giornata dell’economia promossa dalla Camera di commercio di Rimini. “A Rimini, a tutto il 31 dicembre 2012, il tasso di disoccupazione si è attestato al 9,8%, mentre era all'8,1% un anno prima. La situazione si fa ancora più difficile per i giovani, date le difficoltà enormi che ci sono per chi si affaccia per la prima volta sul mondo del lavoro: nella fascia di età 15-29 anni, il tasso provinciale di disoccupazione è del 15,8 %. Il dato peggiora se si passa a considerare i giovani tra i 15 e i 24 anni: lì i disoccupati sono il 20,4%, il che vuol dire che su cinque giovani attivamente in cerca di lavoro, uno di essi non lo trova. A magra consolazione c'è il fatto che questi dati sono migliori rispetto a quelli della regione (dove un tasso di disoccupazione tra gli under 24del 26,4%) e dell'Italia (dove sono al 35,3%). Da gennaio a marzo 2013 ci sono stati 16.270 avviati, ovvero lavoratori che hanno instaurato un rapporto di lavoro dipendente (con una diminuzione del 4,7% rispetto al primo trimestre 2012); dei nuovi contratti solo l'8,4% è a tempo indeterminato. Soffre anche l'imprenditoria Nel primo trimestre 2013 -5,9% di impieghi. Ma la raccolta à in aumento del 9,7% Credito ancora in picchiata. E un miliardo di sofferenze giovanile: il dato di marzo 2013 vede un calo del 3,7% rispetto al marzo precedente di imprenditori sotto i 30 anni. La percentuale cresce fino al 17,1% se si fa il confronto con il 2009”, NQ (p.7).
“Il dato che balza più agli occhi è quello dell’export. Nei primi tre mesi le esportazioni all’estero delle imprese riminesi sono diminuite del 4,7% (e le importazioni del 3,5%). Non accadeva dal 2009, quando ci fu un crollo del fatturato all’estero subito dopo lo scoppio della crisi. Quattro anni dopo, l’export torna a essere negativo”, ilCarlino (p.9). Il presidente Maggioli stocca verso gli albergatori. “Nel mirino di Maggioli il prezzi bassi, bassissimi «praticati da certi alberghi pur di riuscire ad accaparrarsi i turisti. Prezzi così bassi da non essere remunerativi. Quanto questo modo di gestire può durare? Senza margini, come facciamo a ristrutturare, conservare, migliorare un albergo? C’é una corsa al ribasso deleteria, insopportabile. Ci vorrebbe allora un ‘Piano Marshall’ per gli alberghi, magari potrebbe occuparsene la Regione». Il problema, secondo Maggioli, è che «molti hotel sono passati da 3 a 4 stelle mantenendo i prezzi precedenti, e questo ha spinto gli altri ad abbassare i prezzi, generando una guerra tra poveri a tutto svantaggio del nostro sistema turistico»”.
“Altro passaggio chiave sulle infrastrutture decisive per il turismo: «Con il Frecciarossa è arrivata l’alta velocità. Fondamentale, anche se si tratta ancora di poche corse. Purtroppo invece assistiamo ad una fase delicatissima per il nostro aeroporto. Il ritiro del pubblico dalla compagine societaria è ineludibile. Il pubblico non può più sopportare questi oneri fiscali. Tra l’altro la privatizzazione dell’aeroporto era già in previsione. Forse la situazione catastrofica in cui si trova il ‘Fellini’ può accelerare questa operazione. E’ necessario dare fiato al nostro aeroporto, struttura fondamentale per il nostro territorio, per tutto l’indotto che genera»”, LaVoce (p.15).
Turismo. “E' stato approvato ieri a Cesenatico il confine del Distretto Turistico più lungo e grande d’Italia che si estende per 110 chilometri da Goro a Cattolica. Il “Distretto turistico e balneare della costa emiliano romagnola” – che sarà operativo dopo il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri - vede coinvolti l’Agenzia del Demanio e 14 comuni costieri: Goro, Codigoro, Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone, San Mauro Pascoli, Bellaria Igea-Marina, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica. Questo Distretto ha un’impressionante “potenza di fuoco turistica” espressa dai circa 40 milioni di presenze annuali realizzate grazie alla straordinaria offerta ricettiva (3172 alberghi, 104.500 alloggi privati, 51 campeggi per un totale di 685mila posti letto), balneare (1426 stabilimenti balneari, 18 porti turistici con 5537 posti barca), del tempo libero (16 i parchi di divertimento), enogastronomica (2250 tra ristoranti, trattorie e pizzerie e 3700 tra bar, caffetterie, birrerie, enoteche)”, LaVoce (p.3).
Ieri incidente mortale per una turista russa investita a Rimini. “C’è chi scappa perché non ha pagato l’assicurazione, chi perché ha la patente sospesa, chi perché ha paura. E chi perché, talmente ubriaco, nemmeno se ne accorge: sono 41 i pirati della strada che, solo nel 2012, hanno causato gravi incidenti stradali e se la sono data a gambe senza prestare soccorso. «Una fuga vigliacca: nulla di più grave e devastante», commenta su Facebook il presidente della Provincia Stefano Vitali”, Corriere (p.5).
Ciclabile lungomare, le osservazioni di Sergio Giordano, LaVoce (p.19).