Rimini | Aeroporto, Rossi (Fare): Politica faccia passo indietro
Aeradria, giovedì il tribunale di Rimini dovrà comunicare se accetterà l’istanza di fallimento della società di gestione dell’aeroporto Fellini richiesta dalla procura e, nel caso contrario, se darà ai soci di Aeradria il tempo necessario per la redazione di una nuova proposta di concordato in continuità. Al proposito il comitato riminese di Fare per Fermare il declino chiede alla politica di fare un passo indietro. “Si evitino marchingegni volti a lasciare l’aeroporto direttamente o indirettamente sotto il controllo pubblico e quindi della politica, che non ha fatto quanto doveva quando poteva e a tanti guai ha portato fin qui”, dice il referente riminese, Marco Rossi.
Ferma restando la necessità di “salvaguardare” “l’infrastruttura” e la sua “operatività”, si tratta dell’unico aeroporto operativo in Romagna, “è di ogni evidenza – sostiene Rossi – che, perché questo accada, serve un’iniezione di capitali. E’ altrettanto evidente che fino a oggi la gestione dell’aeroporto è stata impari alle sfide, portando il Fellini di fatto al fallimento e, cosa sotto molti aspetti più grave, non garantendo bilanci che ricevessero la validazione di sindaci e revisori”.
Ne deriva che, “per salvare l’aeroporto, la dirigenza debba essere sostituita e chi l’ha nominata e sponsorizzata, vale a dire la politica locale attraverso gli enti pubblici che fino ad oggi hanno detenuto la maggioranza, debba lasciare a soggetti più qualificati il controllo. La legge proibisce, infatti, agli enti pubblici di reinvestire nell’aeroporto, a causa dei troppi anni di perdite accumulate (art. 6 D.L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge 30 luglio 2010, n. 122). I soggetti – conclude Rossi – che devono assumere il controllo non possono che essere quei privati che decideranno di investire sull’aeroporto, garantendo la capitalizzazione necessaria a salvarlo e la volontà di far fruttare i propri investimenti”.