Rimini | Aeradria, Rossi (Fare): Pubblico fuori da scelte industriali aeroporto
Il primo commento sulla nuovo piano di concordato presentato ieri in tribunale da Aeradria per il salvataggio dell’aeroporto di Rimini e San Marino arriva da Marco Rossi di Fare per Fermare il declino, che nei giorni scorsi si era espresso in favore dell’ipotesi di privatizzazione. «La maggioranza ai privati prevista come parte del salvataggio di Aeradria è senz'altro novità positiva, che Fare auspicava. I privati infatti investono soldi propri e non dei contribuenti: sono necessariamente più attenti alla sostenibilità economica e quindi alla qualità della gestione dell'aeroporto», conferma Rossi. «Ci aspettiamo – si spiega meglio Rossi – ad esempio che, se i privati prenderanno il controllo, cambino i criteri di nomina del management, più attenti alle competenze maturate nel settore e meno ai "meriti" politici dei nominati».
C’è però un nodo da sciogliere, quello della effettiva libertà d’azione dei privati. «Resta da capire quale sia la natura della "golden share" prevista per gli azionisti pubblici, che non deve poter interferire se non in casi davvero rari ed eccezionali con le scelte industriali del "Fellini". Nonostante fosse preferibile un'informazione più completa anche sui crediti convertiti in azioni (15 o 20 milioni di euro?) e sugli investitori misteriosi che dovrebbero portare altri 6 milioni di euro, ci auguriamo che si sia finalmente intrapresa la direzione che porti alla salvaguardia dell'operatività dell'aeroporto, senza che vengano inutilmente bruciate altre risorse economiche pubbliche».