Rimini | Sicurezza, Gnassi e le “mani legate” dei sindaci
Rinforzi estivi, luci e ombre secondo il sindaco di Rimini Andrea Gnassi. “Sul problema sicurezza va detto che da Roma, nelle ultime ore, è arrivato un segnale di attenzione nei confronti del nostro territorio: l’arrivo disposto dal Viminale di 109 agenti a supporto degli organici delle forze dell’ordine locali, è sicuramente un modo per riconoscere la realtà complessa di Rimini”. Eppure non basta a sciogliere alcune perplessità. Riguardano le tempistiche. Gli agenti arriveranno da lunedì. Ma riguardano anche gli strumenti a disposizione delle amministrazioni.
“Sino a pochi anni fa, una prima tranche dell’incremento degli organici delle forze dell’ordine in Riviera avveniva già nel mese di maggio. Dando così il tempo alle attività di contrasto e di intelligence di dispiegare omogeneamente e strutturalmente la loro strategia sul breve, medio e lungo periodo. Nei mesi scorsi io stesso avevo fatto appello in questa direzione, appello che è stato recepito solo parzialmente”. E per di più “le leggi italiane non danno alle amministrazioni i poteri reali per intervenire sull’ordine pubblico, con gli amministratori che si ritrovano ordinanze anti-prostituzione rigettate e mani legate su diversi altri fronti. Chi salirebbe su un ring con entrambe le mani legate?”.