Riccione | Urbanistica, approvata variante Rue
Ci sono voluti due anni di “confronto serrato, con decine di incontri con privati cittadini, imprenditori, categorie economiche e ordini professionali”, ma alla fine il consiglio comunale di Riccione ieri ha approvato la nuova variante al Rue (regolamento urbanistico edilizio) che “prende atto di numerose osservazioni, ma anche dei cambiamenti normativi che si sono succeduti in questi ultimi mesi in fatto di eco-incentivi sul risparmio energetico degli impianti, di tutela dell’ambiente e sulla disciplina del commercio”, così spiega il sindaco Massimo Pironi che adesso si augura con l’assessore Maurizio Pruccoli di “riuscire ad approvare il nuovo Rue entro la fine dell’anno in modo che possa essere applicato già dai primi mesi del prossimo anno”.
Spiegano dal Comune che il nuovo Regolamento edilizio disciplina, tra le altre cose, il tema della valorizzazione degli immobili di proprietà comunale destinati all’alienazione, in modo che chi fosse interessato all’acquisto sappia con certezza a quale uso il tale immobile è destinato. Altri capitoli regolano la possibilità di ricavare appartamenti più piccoli, fino ad un minimo di 60 metri quadri di superficie lorda, da palazzine o condomini realizzati prima del 1998 (quando le superficie degli appartamenti erano molto più ampie), fino ad un massimo di quattro nuovi appartamenti per ciascun immobile.
Un’altra opportunità offerta al privato cittadino è quella di un incentivo in volume del 5 per cento per chi ristruttura in accordo con la più recente normativa in fatto di risparmio energetico.
Novità anche per il commercio. Tra queste la possibilità di aggregazione tra quattro licenze commerciali (purché non alimentare, compresa però una per bar o pubblico esercizio) fino al raggiungimento di 1.500 metri quadri di superficie di vendita, possibilità limitata, però, al solo “quadrilatero” centrale, quello delimitato dal porto e da via Cesare Battisti, dal mare alla ferrovia. La nuova variante urbanistica offre un risposta anche al problema della copertura degli impianti sportivi privati, ma ad uso pubblico, mediante strutture pressostatiche. Le videolottery, non potendo rigettare o rifiutare i permessi all’apertura l’amministrazione comunale, saranno aperte nell’area artigianale e industriale di via Empoli e vie limitrofe, con il limite di oltre 300 metri di distanza dai cosiddetti “centri sensibili”: scuole, asili, chiese e campetti da gioco per ragazzi.
Nella nuova variante trova spazio anche la nuova scheda dell’Hotel Savioli, in attesa di ristrutturazione. La nuova scheda prevede il bonus del 20 per cento di incentivo volumetrico.