Rimini | Maxi canoni e rinnovo concessioni, prime soluzioni in Decreto del fare. Pizzolante al tavolo ministeriale
Nel prossimo Decreto del fare potrebbero essere presenti le prime soluzioni per i maxi canoni pertinenziali (quelli da Finanziaria Prodi). E’ l’impegno del sottosegretario Pierpaolo Baretta, coordinatore del tavolo tecnico politico sui canoni e concessioni demaniali presso il Ministero dell’Economia, a richiesta del deputato del Pdl Sergio Pizzolante. “E’ prioritario – ha detto Pizzolante nel corso della riunione – risolvere il problema dei maxi canoni delle concessioni pertinenziali determinati dalla finanziaria Prodi del 2007. A tal proposito è necessario approvare una norma (già nel ‘Decreto Fare’ in approvazione alla Camera) per la sospensione dei pagamenti, un forte abbattimento dei valori dei canoni arretrati e l’abrogazione della normativa esistente”.
Il tavolo si occuperà anche della questione del rinnovo delle concessioni demaniali marittime che la direttiva Bolkestein mette all’asta in ambito europeo. Al proposito Pizzolante ha sottolineato che “l’offerta turistico balneare rappresenta un’eccellenza italiana da valorizzare garantendo la continuità della gestione agli attuali concessionari”. Il deputato del Pdl fa al proposito riferimento alla legge spagnola per il rinnovo delle autorizzazioni in Costa Brava che “offre all’Italia nuovi spazi di contrattazione in Europa. Se l’Europa ha concesso alla Spagna la possibilità di prorogare fino a 75 anni le concessioni, non può non riconoscere che in Italia non si può passare dal rinnovo automatico alle gare. Ciò perché gli operatori, in virtù di una legge dello Stato che garantiva stabilità e continuità, hanno investito, creato valore e sul demanio pubblico hanno costruito imprese private che non possono essere espropriate”. Le soluzioni secondo Pizzolante ci sono e arriveranno a patto che “l’Italia riapra un confronto in Europa con l’obiettivo di concordare, sulla scia della soluzione spagnola, un percorso capace di dare stabilità alle concessioni per la valorizzazione delle spiagge e per la ripresa degli investimenti”. Baretta al proposito si è trovato d’accordo sul fatto che “la Spagna ha effettivamente aperto un percorso sul quale lavorare in Europa”.