22_03_2012 | HERA APPROVA BILANCIO. RICAVI A 4,1 MILIARDI, IN CRESCITA DEL 12%. DIVIDENDO A 9 CENTESIMI

Giovedì, 22 Marzo 2012

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HERA APPROVA BILANCIO. RICAVI A 4,1 MILIARDI, IN CRESCITA DEL 12%. DIVIDENDO A 9 CENTESIMI


Un 2011 in crescita per Hera. Ricavi a 4,1 miliardi di euro con un incremento del 12 per cento e un utile prima delle imposte a 221 milioni con un aumento del 7,6 per cento sull’anno precedente. Si attesta a 104,6 milioni il risultato netto con un più 5,3 per cento. Il consiglio di amministrazione ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,09 euro per azione, invariato rispetto all'anno scorso.


“La crescita dei risultati in tutte le aree di attività fin dalla costituzione del Gruppo, anche in periodi di difficoltà economica e finanziaria, dimostrano la validità delle scelte strategiche perseguite e la solidità dei vantaggi competitivi consolidati fin qui”, spiega Tomaso Tommasi di Vignano, presidente Hera. “Ciò conferma anche l’efficacia dell’originale modello di aggregazione su cui è stata costruita l’esperienza di Hera. Questi risultati, uniti a una solida struttura finanziaria, ci consentono di proporre anche quest'anno la distribuzione di un dividendo di 9 centesimi per azione, confermando la politica mantenuta in tutti questi anni”.


In particolare l’ultimo anno ha portato una sensibile crescita commerciale su energia elettrica e gas, un positivo impatto dell'impianto a biomasse di Faenza e del termovalorizzatore di Rimini, la crescita equilibrata di idrico e igiene urbana, grazie a recupero efficienza e incrementi tariffari in relazione agli investimenti effettuati.


L’offerta multiforme della società “ha permesso di compensare i negativi effetti esterni tra le diverse attività gestite in quasi tutti i 10 anni di storia, evidenziando il basso profilo di variabilità dei risultati anche grazie al rilevante contributo in termini di Mol, pari al 52 per cento, delle attività regolamentate”, spiega Maurizio Chiarini, amministratore delegato Hera. “Il costante controllo degli investimenti e del circolante hanno garantito, nell’ultimo triennio, il mantenimento di una posizione finanziaria netta stabile, a fronte di un margine operativo lordo in crescita del 6 per cento annuo, determinando così un miglioramento dei ratio finanziari”.