Rimini | Nubifragio in consiglio, strage di odg e mozioni
Chi c'è stato non esita a definirlo un consiglio nervoso, estenuante, quello tematico di ieri sera, promosso dai gruppi di opposizioni (e sottoscritto anche dal Pd Samuele Zerbini) a un mese dal nubifragio che ha tenuto in scacco Rimini e ucciso una signora ultraottantenne di Santa Cristina. Dal Comune si canta vittoria con l'approvazione del Piano economico finanziario e la pianificazione degli interventi prioritari per la salvaguardia della balneazione previsti dal Psb ottimizzato. Hanno votato a favore i consiglieri dei gruppi della maggioranza e il consigliere Eraldo Giudici del Pdl che non si è quindi astenuto come hanno fatto, invece, tutti gli altri sui colleghi di minoranza. E' durato fine alle 2 di notte, il confronto tra le parti. Alla fine (a parte l'approvazione del psbo), le macerie (una vera e propria 'strage' con 'nessun sopravvissuto') di odg e mozioni proposte dalla minoranza in occasione del consiglio e bocciate dalla maggioranza. Il Consiglio ha respinto l’ordine del giorno presentato da Renzi “Realizzare urgentemente le vasche di prima pioggia e di laminazione sull'ex torrente Ausa per la salvaguardia della balneazione e per evitare gli allagamenti nella città. Finanziare il piano di salvaguardia balneazione non solo con gli aumenti tariffari ma reperendo fondi regionali, statali e comunitari” (voto contrario della maggioranza, favorevole Pdl, Renzi e Lega Nord, astenuti il M5S e Sel), ma anche la mozione "Nubifragio a Rimini" presentata dal consigliere Valeria Piccari (contraria la maggioranza, favorevole la minoranza, astenuto Sel), la mozione “Richiesta di calamità naturale" presentata dal consigliere Giuliana Moretti, la mozione "Aziende agricole in difficoltà dopo il nubifragio del 24 giugno 2013" presentata dal consigliere Valeria Piccari, la mozione "Puc 12.12 - protezione dagli allagamenti Collonella 1" presentata dal consigliere Giudici, (contraria la maggioranza, favorevole la minoranza, astenuti M5S, Sel, Lega Nord, e i consiglieri Enrico Piccari, Roberto Mancini, Samuele Zerbini).
Su tutte le furie Renzi per il suo odg "bocciato solo per una logica di schieramento. Io ho cercato di inserire nell'ordine del giorno interventi condivisibili (tra cui la predisposizione nel più breve tempo possibile delle vsche di laminazione e l'approvazione del piano per l gestione delle emergenze, rimuovere le criticità, fare sopralluoghi e verifiche, aiutare i cittadini che hanno presentato domanda, 320, prima ancora di sapere se verrà cocnesso lo stato di calamità e attivati finanziamenti regionali o statali), ma il loro giudizio si è basato solo su una logica di appartenenza, non è stato certo quello di chi ha ha cuore il governo della città. L'assessore, acui ho chiesto spiegazioni nel merito del decesso della signora di Santa Cristina, ha liquidato la questione sostenendo che tutto è regolare. Ma mi domando: è una cosa normale che una donna sia annegata in casa sua? Mi auguro proprio che la procura porti avanti le sue indagini perché questo silenzio su un fatto così grave da parte dell'amministrazione non è possibile. Che mondo è mai quello in cui accadono fatti come quelli dll 24 giugno a Santa Cristina e un'amministrazione dica che è tutto normale? Trovo che sia una mancanza di rispetto e, soprattutto, non esiste che una persona debba morire affogata in casa sua, in un luogo che ha abitato per decenni e dove, fino al 24 giugno, non è mai successo nulla di simile". Qualcosa in zona era cambiato negli ultimi mesi, fa poi notare Renzi, con la comparsa di alcuni fossi tombinati e muri.
Si è appellato al superamento (unilaterale, ovviamente) delle logiche di parte il sindaco Andrea Gnassi, descritto da molti nervoso e infastidito (o anche inacidito) dal fatto che ultimamente i consiglieri prendano troppe iniziative, come quella dei consigli tematici che si svolgono con una certa regolarità. Per la cronaca il consiglio di ieri era stato sottoscritto anche dal consigliere del Pd Samuele Zerbini che, sembra, sia stato richiamato fuori dall'aula per una strigliatina e ripreso anche telefonicamente dal primo cittadino che alla fine ha raccolto per il suo piano ottimizzato per la salvaguardia della balneazione un sì dall'opposizione, quello di Eraldo Giudici. "Stanotte, dopo 8 ore di accanita discussione e confronti serrati sui temi della sicurezza idraulica della nostra città, e di tutela della balneazione, ho deciso di condividere la nuova 'architettura' del PSBO (Piano Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato), comunque irrisolti alcuni problemi quali: il trattamento finale dei reflui depurati scaricati sulle spiagge di Rimini Nord", ha spiegato Giudici. "Pur tuttavia siamo sulla strada giusta, che recepisce soluzioni tecniche, che avevo proposto ormai da sette anni, che possono mitigare le ricorrenti criticità del sistema fognario riminese (vasche di laminazione ecc.). Ho apprezzato il riconoscimento fatto dall'ingegner Barrilli di Hera circa alcune ipotesi ulteriormente migliorative, o alternative, al tubone che, ancora per il momento, dovrebbe scaricare in mare acque meno inquinate, proposte tecniche che saranno oggetto di ulteriori verifiche di fattibilità".
Se Giudici si associa al ringraziamento del sindaco per chi ha votato il psbo, decisamente meno morbida è la posizione della collega del Pdl Giuliana Moretti, che rintraccia nel primo cittadino tratti di contradditorietà. "Quando il sindaco non gradisce ha il vezzo di alzarsi, chiamare fuori i consiglieri e strigliarli. Stessa cosa avrebbe fatto probabilmente se i consiglieri di maggioranza avessero votato gli ordini del giorno e le mozioni della minoranza che chiedevano cose del tutto auspicabili e previste per legge, come quella di redigere al più presto un piano di emergenza previsto e utile in casi di calamità naturale, di attivare un tavolo di crisi per valutare la richiesta di sgravi fiscali alle imprese agricole che hanno riportato ingenti danni. Quel che è peggio, e che gli ha imposto di votare contro la richiesta di realizzare le vasche di laminazione e di prima pioggia nell'area dei Ferrovieri e di via Bramante, interventi che l'amministrazione prevede nel piano della salvaguardia della Balneazione ottimizzato, votato ieri sera stessa nel proseguo del consiglio". Sempre la stessa storia, dice la Moretti, "della serie il merito è solo mio e non ho bisogno dei suggerimenti di nessuno. Anzi, prendo i suggerimenti li faccio miei e neanche ringrazio. Questo è quello che ha fatto il sindaco dall'inizio del suo mandato. L'ha fatto con il piano strategico ora lo ha fatto con la proposta dell'archietto Benedettini che non ha mai voluto incontrare, di cui ha preso alcuni suggerimenti e che non ha avuto neppure la voglia di ringraziare. Allora il ringraziamento all'architetto Benedettini che ha messo la sua proposta al servizio della città lo formuliamo noi, insieme all'augurio che si proceda con gli interventi nel modo più celere possibile. Ieri un turista a cui spiegavo che l'amministrazione ha intenzione di intervenire per eliminare tutti gli sversamenti a mare, mi ha chiesto: ma perchè non l'hanno fatto prima?".