Rimini | Abusivismo commerciale, Cna: Vigilantes, nuove norme e più investigazione, la strategia per il futuro. No ai mercatini su spiaggia e lungomare
"A livello locale, il fatto nuovo è stata la presa di coscienza che il fenomeno riguarda anche l’ordine pubblico, dopo ripetute risse tra fazioni avverse (bengalesi e senegalesi soprattutto) per prendere possesso dell’arenile", a fine stagione la Cna locale tira le somme in merito alla lotta all'abusivismo commerciale, il fatto che più di ogni altro ha sconvolto l'arenile della capitale della riviera romagnola a suon di violente risse di cui anche i turisti hanno fatto le spese giurando di non tornare mai più ad affondare piede nella sabbia riminese. "Ciò ha permesso che si creasse quella sinergia che, anche se tardivamente, ha portato ad azioni interforze con l’ausilio dei vigilantes, che se non hanno debellato il fenomeno lo hanno ridotto. Ma hanno soprattutto indicato che questa sarà la strada da seguire per il prossimo anno, accompagnata ad una azione di investigazione sulla provenienza delle merci contraffatte e sui locali dati in affitto a questi venditori abusivi. Azione che deve essere costante lungo tutto l’anno solare".
Nuove sinergie sono state fondamentali a sostegno delle forze dell'ordine che "hanno assicurato in maniera esemplare il loro impegno, ma solo in presenza di nuove e più puntuali norme la loro azione potrà essere pienamente efficace. Quindi sinergia pubblico-privato, normative da aggiornare e non ultima una campagna informativa verso i clienti, senza i quali il problema non esisterebbe". Da Cna non si mostrano totalmente contrari ai mercatini etnici (come invece ha già fatto Confcommercio), "ma non sicuramente sull’arenile o sul lungomare. La spiaggia deve essere lasciata libera per i bagnanti, e il commercio ambulante “etnico” deve essere sottoposto alle medesime regole che seguono gli operatori riminesi. É impegnativa, ma è la strada da seguire per evitare un’altra estate di tensioni come quella che sta finendo".