Rimini | Delfinario, la Forestale porta via i mammiferi
Al crepuscolo gli uomini della Forestale si sono fatti avanti. Sono arrivati al Delfinario di Rimini verso le 19 di oggi non limitandosi a porre sotto sequestro i mammiferi: li hanno imbragati e portati via. L'ordine non arriva dal Ministero, ma dalla procura della Repubblica, fa subito notare l'avvocato Massimiliano Bacillieri. Risale al 2 settembre la richiesta di sequestro firmata dal pm Marino Cerioni, la convalida da parte del gip è arrivata tre giorni fa. Oggi all'imbrunire è scoccata l'ora non appena del sequestro: i delfini sono stati portati via, verso una meta per il momento sconosciuta. "Lo fanno di notte non per tutelare il benessere animale - spiega Bacillieri - ma perché non vogliono farsi vedere. Avevamo avuto l'assicurazione rispetto al fatto che avremmo avuto tempo per trovare una sistemazione adatta ai delfini. E noi la prossima settimana a nostre spese li avremmo portati all'acquario di Genova, dove abbiamo trovato posto. Loro, invece, hanno deciso di portarli via adesso", sono le prime parole a caldo dell'avvocato che rappresenta la proprietà. Se comunque l'obiettivo sarebbe dovuto essere stato quello di non farsi vedere, probabilmente non è stato raggiunto e via via la vasca è stata circondata da persone arrivate lì per protestare.
Che qualcosa si fosse rotto è risultato evidente sin dalle prime ore del mattino nelle pagine della cronaca locale. "Risale a ieri la notizia con la quale il Comune di Rimini, nella persona del sindaco Gnassi, ha negato alla mia cliente l'autorizzazione all'ampliamento della struttura, per altro necessitato dalla normativa in vigore, adducendo, a motivo del diniego, una incompetenza dovuta al fatto che il Delfinario di Rimini risulterebbe insistere su suolo demaniale. Al contempo, nel medesimo comunicato, il Sindaco afferma che il progetto del nuovo delfinario potrebbe essere autorizzato solo se inserito nel più grande progetto di riqualificazione dell'area realizzato dal Consorzio del Porto", spiega Bacillieri.
"Premettendo che la mia assistita, attraverso i tecnici incaricati, ed in particolare al geometra Luca Bragagni dell'omonimo studio in Prato, ha già da tempo provveduto a depositare presso l'Ufficio competente del Comune di Rimini il progetto esecutivo avente ad oggetto il rifacimento del Delfinario, risulta evidente a chiunque la contraddizione allorquando viene dichiarata l'assoluta impossibilità di concedere alla mia cliente la parte di territorio demaniale necessaria al progetto mentre analoga richiesta viene soddisfatta e caldeggiata se richiesta dal consorzio di privati". E non è questa l'unica 'beffa' rilevata dal legale.
"Dopo aver richiesto con urgenza un incontro in Comune - racconta Bacillieri - e dopo averlo ottenuto per la fine della prossima settimana, mi dolgo di aver appreso dalla stampa le contrarie determinazioni del Sindaco senza essere preavvertiti e comunque dopo un lungo e complesso lavoro tecnico che ha portato al deposito del progetto esecutivo del nuovo delfinario".