Aeradria, di nuovo a rischio fallimento: richiesta la revoca del concordato. Abusivismo in spiaggia: sì dei balneari ai vigilantes se pagano anche gli hotel
Aeradria. "Cambia improvvisamente lo scenario per Aeradria e le speranze di poter salvare l’aeroporto di Rimini dal fallimento, che si erano concretizzate solo meno di tre mesi fa con l’ammissione sommaria del concordato da parte del Tribunale, sono nuovamente in bilico. Come accade a un castello di carta che sta in piedi per miracolo, ieri è arrivato il soffio fatale. Più che un soffio una bufera. La relazione del commissario giudiziale che era stato incaricato dal Tribunale di Rimini di esaminare dal punto di vista economico, finanziario e strutturale l’ipotesi di concordato, è estremamente negativa. Praticamente il commercialista di Bologna, il dottor Renato Santini, nelle sue quasi 200 pagine di analisi ha bocciato le ipotesi di salvataggio prefigurate nella relazione presentata dall’avvocato della società, arrivando in alcuni passaggi a definire la situazione di Aeradria addirittura catastrofica. Considerazioni che hanno portato il commissario giudiziale a presentare la relazione ai sensi dell’articolo 173, ovvero, ha richiesto la revoca dell’ammissione al concordato", LaVocediRomagna (p.3).
"Il neo presidente di Aeradria, Maurizio Tucci, nonostante gli scenari apocalittici che si prefigurano ora sul ‘Fellini’ ha preferito non commentare. Anche perché, assicurano dal consiglio di amministrazione di Aeradria, nonostante il parere negativo del commissario «i margini per ottenere il concordato ancora ci sono»", ilRestodelCarlino (p.3).
Abusivismo commerciale in spiaggia. "Per estirpare il fenomeno dei vu’ cumprà si passa da chi vorrebbe farli rincorrere dai cani in spiaggia a chi chiede l’istituzione del numero verde, a chi una task force composta da 50 agenti di polizia locale a cui aggiungere 50 vigilantes, a chi vuole le telecamere in spiaggia e chi un lavoro supplementare dei finanzieri per scoprire cosa c’è dietro le somme spedite in patria dai lavoratori stranieri, leggi evasione e non solo. La seconda commissione consiliare si è proposta ieri, in quattro ore di lavoro intenso, di affondare la lama nel cuore del problema. Numerosi gli interventi che si sono alternati per cercare un modello di comportamento da adottare per non farsi trovare impreparati la prossima estate. In rappresentanza di chi giorno e notte si è trovato a fare i conti con la presenza dei venditori abusivi, hanno preso la parola anche i rappresentanti di categoria, come Mauro Vanni presidente dei bagnini di Rimini sud, Ivano Panigalli della Cna, Gianni Pulazza per i bar e gli esercizi di ristorazione presenti in spiaggia, Wainer Nanni, bagnino dell’area giudicata più “calda”, Corrado Zucchi, per i vigilantes… Zucchi ha sollecitato una soluzione stile Jesolo, con un nucleo composto da una settantina di persone, con 20 agenti della polizia municipale e 50 addetti alla sicurezza. Nanni ha posto l’accento sulle nuove modalità di vendita che fanno sì che il sequestro della merce non sia più risolutivo: “So per certo che i venditori pagano soltanto la merce che vendono. Se viene loro sequestrata non pagano”", LaVoce (p.9).
"«VIGILANTES in spiaggia anche la prossima estate? Va bene, se insieme a squadre speciali di agenti magari coadiuvati da unità cinofile, ma a pagarli non possiamo essere solo noi bagnini, devono collaborare anche le altre categorie del turismo, a partire dagli albergatori». Lo hanno detto vari operatori balneari presenti in seconda commissione consigliare, convocata su ‘Abusivismo commerciale: proposte e programmazione per il contrasto al fenomeno’, aperto alle associazioni economiche. Pur assente (perché non invitata) in commissione, non si tira indietro la presidente degli albergatori Patrizia Rinaldis: «Pronti a confrontarci, come sempre. Ma — puntualizza — il territorio è grande, non bisogna guardare solo a Rimini nord. E soprattutto se dobbiamo togliere i venditori abusivi da una parte per farli andare da un’altra allora non ci stiamo. Io rappresento tutti gli albergatori associati, su 15 chilometri di costa. Serve una pianificazione, una regia con forze dell’ordine e autorità»", ilCarlino (p.4).
Spiaggia, basta con le staccionate antisabbia arrugginite. "Stop alle soluzioni improvvisate sulla spiaggia d’inverno. Basta con staccionate, rottami e cancelli a protezione degli stabilimenti. E niente più lucchetti che impediscono il libero accesso al mare. Il Comune di Rimini con una propria ordinanza ha disposto, integrandola, la disciplina delle aree demaniali marittime in concessione nel periodo successivo o antecedente alla stagione balneare. Già il Piano dell’Arenile comunale disciplina le modalità con le quali le barriere montate dai titolari nel periodo invernale a protezione delle strutture degli stabilimenti devono essere realizzate, definendo caratteristiche, materiali e colori. Ma nel pacchetto di prescrizioni non era previsto un adeguato sistema di sanzioni quando vengono disattese", LaVoce (p.11).