Bologna | Asl unica, udienza conoscitiva in Regione
Asl unica, dalla Regione parlano di "una "sostanziale condivisione "da parte di categorie professionali, associazioni, amministratori locali e sindacati" emersa oggi nell’ambito dell'udienza conoscitiva in commissione Politiche per la salute e politiche sociali. Ad oggetto le finalità del “nuovo assetto istituzionale dei servizi sanitari delle quattro attuali aziende sanitarie di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini in un’unica Azienda (Usl di Romagna) e l’ ingresso della Regione nel capitale sociale dell’Irst di Meldola al fine di acquisire la quota di maggioranza relativa nella compagine societaria”.
I sindacati confederali (Cgil, Cisl e Uil), il Sindacato medici veterinari, Confindustria Emilia-Romagna e l’Aiop pur con vari distinguo, "hanno espresso apprezzamenti, ma anche la volontà di modificare alcuni contenuti della proposta di unificazione".
Presenti, tra gli amministratori locali, il sindaco di Forlì, Roberto Balzani, e l’assessore alla Sanità del Comune di Cesena, Simona Benedetti, che hanno posto l’attenzione su governance del territorio, particolarità dei Comuni (75) interessati e disomogeneità degli attuali distretti. "Gli amministratori locali hanno auspicato, nel percorso attuativo, la presenza di "maggioranze pesate" all’interno della Conferenza sanitaria. Alcune perplessità e preoccupazioni, in particolare, sui diritti dei lavoratori e degli utenti sono state sollevate dai sindacati Ubs e Fials. Anaao ha sollecitato il rispetto delle regole sindacali di partecipazione. Gli ecologisti di Lugo hanno espresso preoccupazione sul depotenziamento dell’ospedale cittadino".
Relatore del progetto è stato il consigliere riminese del Pd Roberto Piva che ha elencato tra gli obiettivi "la riduzione degli apparati burocratici amministrativi, necessaria in un momento di forte contrazione delle risorse messe a disposizione del Servizio sanitario regionale, che induce pertanto a ripensare i modelli organizzativi in un’ottica di integrazione funzionale e strutturale idonea a mantenere i servizi alla persona secondo gli attuali standard qualitativi e quantitativi".