Rimini | Fallimento Aeradria, Arlotti difende i soci pubblici
Il deputato del Pd Tiziano Arlotti entra nel merito delle polemiche sul fallimento della società di gestione dell’aeroporto di Rimini e San Marino Federico Fellini. “Ho sempre detto, e lo ripeto oggi, che l'aeroporto Fellini per il territorio riminese e il suo tessuto economico vale davvero come l'aria che respiriamo. In questi anni abbiamo realizzato importanti investimenti, come la nuova Fiera e i Palacongressi, per acquisire ulteriori presenze e offrire nuove opportunità di crescita e di lavoro. L'aeroporto è e resta fondamentale per conseguire questi risultati”.
Da qui le mosse delle amministrazioni pubbliche che, “credendo fermamente in questa strategia, hanno giustamente sostenuto la struttura aeroportuale, anche con adeguate risorse, e con il concorso di tutte le componenti istituzionali coinvolte, e la condivisione di quelle politiche e delle associazioni di categoria e sindacali. Stupisce, perciò, che oggi compaiano tanti smemorati, a partire dal consigliere Mauro (Gennaro, Pdl-Ncd), che puntano il dito contro le amministrazioni che tanto hanno fatto, grazie anche ai loro solleciti, per portare il Fellini addirittura a raggiungere il milione di passeggeri e acquisire un importante ruolo a livello nazionale, tanto da venire riconosciuto fra i 31 scali di interesse nazionale”.
Arlotti ne ha anche per il curatore fallimentare Renato Santini “Stupiscono le frizioni tra curatela fallimentare e quei creditori che, comunque, negli ultimi mesi hanno messo da parte le proprie convenienze, dimostrando di volere bene al Fellini mettendo persino nuove risorse economiche. E' grazie a questo sforzo che oggi il curatore fallimentare si trova ancora nella possibilità di esercitare l'attività”.
A Santini, il deputato si appella a favore dello scalo chiedendo “di salvaguardarlo al massimo dalle azioni che metteranno certamente in atto gli scali concorrenti per acquisire clienti e collegamenti. Occorre che il bando venga emesso senza sforare i termini di legge. Sarà fondamentale che la gara ponga vincoli seri in merito ai requisiti dei candidati alla gestione del Fellini, sia per ciò che riguarda il piano industriale, sia per le garanzie che i candidati devono dare sugli investimenti e la proposta commerciale”.