Rimini | Aeroporti, Peri ne parla in consiglio provinciale a Forlì
Si è parlato di aeroporti con l’assessore regionale Alfredo Peri ieri in consiglio provinciale a Forlì. Per il Ridolfi l’auspicio della Regione è arrivare al bando entro gennaio. “Siamo sul pezzo, ci siamo incontrati con Enac e i sindacati proprio stamattina. Quello che anche io chiedo ad Enac - detto l’assessore - è di fare molto presto: gennaio è una deadline, oltre cui non si può andare. La competenza in questo caso è quasi esclusiva di Enac. Per noi il sistema Emilia-Romagna è composto da 4 aeroporti, dove però la grande parte, più ancora di un ministro, la fanno i vettori che decidono sul mercato se va o non va un aeroporto. Quello che possiamo fare noi è, invece, ridurre la concorrenzialità interna. Ci sono delle manifestazioni di interesse. A noi però non servono segnali di fumo, ma piani industriali e l’unico modo per ottenerli è una procedura di evidenza pubblica”.
Rispetto alle condizioni degli aeroporti romagnoli Peri parla di occasioni perse “quando c’erano delle condizioni propulsive. Ho lavorato seriamente sul piano degli aeroporti regionale, ma devo dire che nessuno si è levato a difesa di questo progetto, ognuno lo intendeva a modo suo”.
Peri ha anche fatto un bilancio in fatto di infrastrutture. “In questi anni di crisi e di profondo cambiamento del sistema di relazioni governo-regioni-enti locali abbiamo sempre cercato di resistere nella difesa di un sistema sociale di servizi e dall’altra parte continuare in una programmazione dei trasporti. Con le risorse Anas connesse al passaggio delle strade ex statali abbiamo realizzato un moltiplicatore la cui somma delle parti dava più di uno, coinvolgendo vari operatori, tra cui quelli autostradali, realizzando 850 milioni di euro di opere realizzate e inaugurate, puntando molto sulla capacità delle province di farsi interpreti delle esigenze del territorio. Questo film è finito nel 2008, con l’interruzione delle risorse statali, pur rimanendo alta la domanda di infrastrutturazione. Siamo andati in sofferenza anche sulla manutenzione ordinaria e straordinaria e quest’anno dopo due anni abbiamo reperito risorse per la viabilità provinciale. Tra le opere rilevanti per la Romagna ricordo la terza corsia fino a Rimini, ormai completata. Rilevante per l’accessibilità di questo territorio è poi la quarta corsia tra Bologna e svincolo per Ravenna, con risorse già certe. Per la statale 67, anch’essa è inserita negli interventi strategici. Abbiamo detto ad Anas che, essendo rimasta una relazione tra l’Appennino e la pianura per ogni provincia, di competenza Anas, questa è una risorsa strategica nel suo complesso. Infine l’E45-E55: a noi interessa che il Cipe abbia finalmente riconosciuto l’importanza dell’opera, l’abbiamo portata in serie A, per così dire, col ministro Lupi che ha dato il 2014 come data per il bando di gara, in modo a mio avviso un po’ ottimistico. La via Emilia Bis così come il collegamento col porto di Ravenna, l’abbiamo inserita nel complesso della grande opera di viabilità nazionale nord-sud, E45-E55 appunto, facendo un po’ il mestiere dell’Anas. Per noi è un sistema di viabilità. La nostra speranza è che il progetto abbia bancabilità con la defiscalizzazione promessa. Poi è entrato in funzione il casello del Rubicone; con la quarta corsia tra Bologna San Lazzaro e svicolo per Ravenna saranno aperti altri due caselli, con una maggiore permeabilità del sistema autostradale. La grande questione resta il Patto di Stabilità: finché non si trova l’accordo per sottrarre dal Patto una parte di somme investite in opere strategiche andremo poco lontano. Sul sistema del trasporto pubblico locale e quello ferroviario regionale la Regione ha fatto “resistenza” sobbarcandosi di costi pari a 410 milioni di euro di spesa corrente all’anno, solo 363 di questi arrivano dai contributi, il resto viene dal bilancio della Regione”.