Rimini | La fiaccolata dei lavoratori: 8mila posti persi in 5 anni
Fiaccolata dei sindacati ieri a Rimini. Un migliaio i lavoratori a sfilare (presenti i dipendenti di Valleverde e aeroporto, Scm, Start Romagna e altre aziende riminesi. Sono 8mila, secondo la Uil, i posti di lavoro persi in provincia nel giro di 5 anni, migliaia le persone finite in cassa integrazione, oltre 400 le aziende chiuse dal 2011. “La nostra provincia non è immune dalla crisi, con grandi aziende che non riescono più a competere sul mercato, le nostre infrastrutture che versano in uno stato comatoso, la luce alla fine del tunnel ancora non si intravede”, ha detto, in linea con i suoi colleghi, Giuseppina Morolli, individuando un “imperativo assoluto non più rinviabile”: “tagliare le tasse a carico dei lavoratori, dei pensionati e delle imprese che creano buona occupazione, assicurare le necessarie risorse agli ammortizzatori sociali, correggere la legge Fornero che tanti danni ha fatto e sta ancora facendo, qualificare la pubblica amministrazione per dare efficienza alla spesa pubblica”. E poi ancora, fondamentale per i sindacati la “decisa la lotta ad ogni forma di evasione e di lavoro irregolare”. Tutte cose da perseguire, secondo Morolli, attraverso “una modifica profonda della legge di stabilità”.
A livello locale, “occorre rivedere il nostro sistema economico e sociale. Non possiamo, nessuno può fare finta di niente. Occorre un grande scatto di reni. Il nostro sistema sta facendo acqua da tutte le parti”. Esempi? “Due palacongressi: non ne bastava uno? Il metro di costa che fine farà? E le tante risorse già spese? Non da ultimo il nostro aeroporto: come si risolleverà? Riuscirà a farlo? parliamo di una infrastruttura fondamentale per il nostro territorio: non accettiamo che per colpa di amministratori non all’altezza siano i lavoratori e tutta la comunità a pagarne le conseguenze”, conclude Morolli.