Rimini | Acquarena, Cna: Perché spendere soldi pubblici se c’è la proposta di un privato (Garden)?
“È ancora tempo di impegnare risorse di derivazione comunque pubblica per realizzare infrastrutture di questo tipo? C’è ancora spazio per valutare altre ipotesi?”, sono le domande che si pone Cna Rimini rispetto al progetto Acquarena che prevede la realizzazione di una nuova piscina comunale in via della Fiera. Le ragioni dei dubbi sono di carattere pratico.
“La Polisportiva Garden - spiega il presidente di Cna Fabrizio Moretti - ha dichiarato pubblicamente da tempo la propria disponibilità ad investire, impegnandosi nella realizzazione di un nuovo, grande impianto, del tutto consono alle esigenze della città. Secondo questa ipotesi progettuale, allo scadere del diritto di superficie in capo ai privati, tutti i beni resterebbero di proprietà del Comune di Rimini. La gestione sarebbe regolata da una convenzione dove sarebbero specificate tutte le funzioni di servizio alla cittadinanza che un impianto sportivo deve ovviamente mantenere. Se il Garden dovesse confermare tale disponibilità pensiamo debba esserci ancora spazio per valutare se mantenere l’orientamento verso un investimento pubblico”.
Altra perplessità riguarda l’ubicazione della nuova ipotetica piscina. “D’altra parte, il progetto di un ulteriore impianto che dovrebbe sorgere nell’area dell’ex-fiera, quando già a poca distanza ne esiste un altro, appunto quello della Polisportiva Garden, suscita naturali perplessità. Si andrebbe a creare un evidente doppione fra infrastrutture tra loro vicinissime, penalizzando inevitabilmente la funzione già esistente del privato. E non sono da sottovalutare nemmeno i problemi di viabilità e parcheggio che una grande piscina andrebbe ad accrescere in un’area dove già c’è il nuovo Palacongressi, cui, a quanto si apprende dalla stampa locale, si aggiungerà un supermercato di considerevoli dimensioni”.