Rimini | Ex Pdl crescono, via ai primi circoli. Giudici capogruppo in consiglio
Alle prese con la sua riorganizzazione il gruppo consiliare del Pdl a Rimini ha eletto il suo nuovo capogruppo dopo le dimissioni di Alessandro Ravaglioli. Lui, il capogruppo uscente, a quanto pare, nella riunione di ieri sera ha confermato ancora una volta la sua intenzione di non scegliere da che parte stare dopo la fine del partito che lo ha portato in consiglio e la nascita di Fi e di Ncd. Nodo sciolto, invece, da Valeria Piccari che qualche giorno fa ha manifestato la sua volontà di aderire a Forza Italia.
Comunque, il Pdl in consiglio a Rimini ha un nuovo capo. E’ il cattolico popolare Eraldo Giudici: ma non era entrato nel gruppo misto? “Avevo dato comunicazione al presidente del consiglio del fatto che volevo uscire da una situazione caotica e non chiara dentro al Pdl, per andare a fare il Nuovo centro destra in maniera inequivoca ed esplicita. Volevo che ogni consigliere si chiarisse le idee su quel che ciascuno voleva fare. Adesso, con la scelta di Valeria Piccari e con la non scelta di Ravaglioli, questo è accaduto”.
Come si si è arrivati alla sua candidatura? Nel gruppo diverse persone sarebbero potute essere interessate al posto che adesso occupa lei. “Potenzialmente eravamo tutti interessati, ma molti sono molto impegnati per motivi professionali, altri ricoprono già cariche istituzionali e quindi alla fine è stato il partito a chiedere a me la disponibilità”. Tuttavia, se da un lato Nicola Marcello è presidente della prima commissione e Giuliana Moretti è vicepresidente del consiglio, ci sono almeno altri due consiglieri aderenti a Ncd che restano con la bocca asciutta: Liliana Cingolani e Gennaro Mauro. E Mauro, in particolare, nelle ultime settimane sembra avesse assaporato il gusto di quella poltrona. Ieri però alla riunione non c’era.
Ancora poco delineata, restando in tema Ncd, sembra la situazione della nuova formazione politica sotto l’aspetto organizzativo. Quella attuale è la fase della formazione dei circoli, da portare a termine entro metà febbraio. Domani ne sarà presentato uno, quello giovanile, dedicato a Vaclav Havel, ma chi sarò a guidare il partito a livello comunale e provinciale?
Nicola Marcello ammette di non aver voluto assumersi l’onere di capogruppo in consiglio perché “pur essendo stato il più votato perché nel partito preferisco fare altre cose, preferirei lavorare all’organizzazione”, spiega. A domanda quindi su un suo possibile incarico in coordinamento provinciale Marcello glissa: “E’ prematuro”, dice. C’è da notare che, guardando al modello regionale, con due coordinatori (Sergio Pizzolante e Valentina Castaldini), tra un po’ potremmo tornare qui a scrivere di una poltrona in multiproprietà anche per la provincia.