Turismo a burocrazia zero, parla il prefetto Palomba. Urbanizzazione estrema della costa, Rimini ad alto rischio idrogeologico. Lavori sulla statale, i 5Stelle smascherano il sindaco. Caar, 300mila euro di perdita in un anno. Pd, Lazzari chiede notizie sulla novarese
Distretto a burocrazia zero, nel riminese ne beneficeranno 15mila imprese legate al turismo e all’indotto. Parola di Claudio Palomba, prefetto di Rimini. “Quali saranno i benefici concreti per le imprese, con la nascita del distretto turistico? «Il primo è proprio la sburocratizzazione. Oggi un imprenditore deve adempiere a una quarantina di autorizzazione e permessi per avviare una nuova attività. L’obiettivo, con il distretto, è semplificare, ridurre i passaggi amministrativi, le varie conferenze di servizi che servono a dare questo o quel parere. Con il distretto, in sostanza, basteranno due o tre passaggi e le dichiarazioni autocertificate per aprire un’impresa. Lo stesso vale per interventi di riqualificazione e miglioria». Ci riuscirete davvero? «Tutte le istituzioni che lavorano al progetto concordano: è necessario arrivare a questo traguardo. E per farlo metteremo mano ai regolamenti comunali, togliendo leggi e leggine che vincolano e bloccano le imprese. L’idea è: tu apri l’impresa, entro 60 giorni, poi noi ti controlliamo. Non il contrario, come accade oggi. Questa burocrazia ammazza le imprese». Il nuovo strumento risolverà ‘il male’ della burocrazia? «Se saremo bravi, sì. Ma lo sa che un’importante ditta riminese, per colpa di un parere di un ente che dopo due anni ancora non è arrivato, ha perso 2 milioni di finanziamenti europei e rischia di fallire? Questo non è più tollerabile». Il distretto renderà davvero più agevole il credito alle imprese del turismo? «E’ un altro degli obiettivi. Abbiamo già contattato l’Abi (l’associazione delle banche italiane), c’è il loro impegno. Attraverso i contratti di rete tra le aziende di tutta la costa, arriveranno più soldi dalle banche. Di fronte a 3mila hotel che chiedono tutti insieme finanziamenti per ristrutturarsi, le banche non diranno più no»”, ilRestodelCarlino (p.2).
Alto rischio idrogeologico per Rimini a causa della elevata urbanizzazione della costa. A spiegarlo sono i docenti universitari Francesco Zullo e Bernardino Romano dell’Università dell’Aquila, CorriereRomagna (p.3). “Se sessant’anni fa l’urbanizzazione del comune era pari a 1299 ettari, adesso si è arrivati a 4391. Tradotto: se prima era stato costruito sul 9,67 per cento del territorio disponibile, adesso si è arrivati a 32,68, con un incremento che va verso il 300 per cento… L’attenzione del report si è concentrata anche sulla fascia più delicata, quella entro i 500 metri dal mare. E anche qui Rimini presenta una realtà decisamente negativa: dei 753 ettari presenti ne sono stati urbanizzati 679. Non sono messe meglio anche le realtà vicine: Riccione è a 287 ettari urbanizzati su 315; Misano 106 su 155; Cattolica 124 su 134. Tornado su Rimini, dai dati del report, si vede anche che la velocità di urbanizzazione della costa, sempre a partire dagli anni Cinquanta, ha viaggiato a ritmi di 21,85 metri di media all’anno”.
Nuova questura, in via Roma si trasferirà anche la prefettura, ilCarlino (p.2).
Centro agroalimentare. “Una perdita di esercizio che rischia di schizzare del mille per cento: dai 26mila del 2013 ai 289mila euro del 2014. Un vero e proprio annus horribilis quello che sta per affrontare il Caar di Rimini, partecipata comunale sul cui bilancio preventivo si è concentrata l’attenzione di Rimini Holding, pronta alle contromosse per tentare di attenuare le difficoltà finanziarie del mercato ortofrutticolo dei grossisti di via Emilia Vecchia”, Corriere (p.5).
Lavori sulla statale 16, il sindaco era stato informato. “Il Movimento 5 Stelle perentoreo: “Bugiardo”, dice in un comunicato riferendosi al sindaco Andrea Gnassi e alle sue proteste sui lavori dell’Anas al ponte sulla nuova circonvallazione, “il Sindaco è bugiardo o completamente privo di informazioni su cose che non siano feste da ballo. A riprova alleghiamo il fax del 22 gennaio, partito dalla sede dell’Anas, con cui si informavano, tra gli altri, Il Signor Sindaco, la Prefettura e la Provincia che il 27 alle ore 9.00 sarebbero partiti i lavori. Certo nell’elenco dei destinatari non c’erano i Cittadini di Rimini, ma forse Anas riteneva si potesse evitare di chiamarli uno per uno, parlando con il loro Sindaco”. I grillini esibiscono il testo dell’ordinanza numero 04/2014 del Capo compartimento viabilità per l’Emilia-Romagna dell’Anas, ing. Nicola Prisco”, LaVocediRomagna (p.15).
Santa Giustina, esposto sulla circonvallazione mancata. “Il Comitato di Santa Giustina alla fine ha rotto gli indugi e deciso di presentare a Procura e Corte dei Conti di Bologna un esposto per fare chiarezza sulla sospensione del progetto, approvato dal Consiglio comunale nel 2011 mai poi stoppato, per la realizzazione della nuova Circonvallazione. Martedì sera i residenti si sono riuniti in assemblea e hanno appunto votato all'unanimità per intraprendere questa strada ‘che avremmo volentieri evitato – dicono – ma ormai di fatto non più rinviabile’”, NuovoQuotidiano (p.7).
Pd, parla per la prima volta il nuovo segretario comunale. “Vanni Lazzari - secondo il resoconto ufficiale - ha detto: “in questi due anni dalle elezioni quella proposta di innovazione ha messo le basi per concretizzarsi dovendo anche misurarsi, e perché no, scontrarsi con timori e vere e proprie resistenze. Solo così, tenendo ferma la barra dell’innovazione, è possibile oggi iniziare a cogliere i risultati”. Gnassi: “il Pd deve ancora di più assumersi l’impegno di farsi promotore delle sfide strategiche per il futuro, realizzando passo dopo passo l’idea di città che gli elettori hanno condiviso”. Neanche il tempo di presentarsi, ed ecco piovere sul capo del segretario - oltre che della giunta - una gragnuola di domande da parte del circolo Pd di Miramare “sul futuro del nostro quartiere e sui problemi ancora aperti”, pubblicate ieri da La Voce. Tutte di rilievo politico, a partire dalla prima: ‘perché non si hanno più notizie sul progetto del polo del benessere alla Novarese?’”, LaVoce (p.12).
Hi-Net è la prima azienda riminese che si può pagare in bitcoin, LaVoce (p.13).