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14 02 2014 | Rimini | La maggioranza latita, consiglio sospeso sul bilancio della Holding

Venerdì, 14 Febbraio 2014

mattoneRimini | La maggioranza latita, consiglio sospeso sul bilancio della Holding

 

Il dibattito si è interrotto dopo l’approvazione all’unanimità degli ordini del giorno proposti da maggioranza e minoreranno sull’inceneritore di Coriano. Succede, infatti, che si inizia a discutere del bilancio di Rimini Holdig (che sarebbe dovuto passare oggi in assemblea dei soci, anche se il problema è minimo visto che il comune è socio unico), ma dalla minoranza fanno notare che tra i banchi della maggioranza troppe sono le poltrone vuote.
Erano in 15 (compreso Fabio Pazzaglia)”, spiega il capogruppo degli ex Pdl Eraldo Giudici (Ncd). Alla conta è risultato mancante di fatto il numero legale, servono 16 consiglieri sul totale di 32, e la seduta è stata sospesa dopo poco meno di tre ore e mezza di ‘lavori’.

 
“Non è pensabile - continua Giudici - che su un provvedimento del genere, su cui noi come partito e gruppo consiliare nel suo complesso ci siamo opposti per via della grave situazione in cui versano molte nostre partecipate, dovesse essere la minoranza a tenere il numero legale. Ciò avrebbe permesso alla maggioranza di far passare, nonostante il nostro voto contrario, un provvedimento che noi osteggiamo. Sarebbe passato in maniera occulta una sorta di nostro consenso all’atto perché anche i voti contrari a volte posso servire alla maggioranza. Su un provvedimento del genere, però, non è dato concedere alcun frainteso, la nostra posizione doveva essere chiara. La maggioranza deve essere responsabile ed evitare di sfilacciarsi, al di là dei casi personali comprensibili”. Tra gli assenti, infatti, anche Giovanni Pironi per un lutto e Stefano Brunori neo papà. In totale i consiglieri di maggioranza sono 19.


“Ancora una volta ci troviamo di fronte alla dimostrazione che il sindaco non può far finta che la minoranza non ci sia, così come non può far finta di non avere dei problemi in maggioranza, occorre che dialoghi. Occorre che sulle questioni che adesso premono (fiera, palas, ecc.) il sindaco apra un confronto reale con tutte le forze politiche. Non capisco perché avremmo dovuto permettere che fosse approvato un provvedimento che di fatto nessuno ci ha mai chiesto di approvare”, conclude Giudici.
Dalla minoranza si dissocia, invece, il Sel Fabio Pazzaglia.


“Il risultato finale - spiega Pazzaglia - è che il Consiglio Comunale di ieri è stato un inutile spreco di soldi pubblici. I Consiglieri che hanno fatto mancare il numero legale sono gli stessi ipocriti che spesso e volentieri si ergono a paladini del risparmio del denaro pubblico però ieri sera, con il loro atteggiamento da "pierini", hanno bruciato circa tre migliaia di euro. Se fossero persone serie dovrebbero rimborsarli di tasca loro! Il nostro modo di fare opposizione si basa prima di tutto sul rispetto e sulla correttezza nei confronti di tutti e prentediamo di ricevere in cambio lo stesso trattamento. Per questo motivo d'ora in avanti non ci mescoleremo più con le altre opposizioni. Preannunciamo che d'ora in poi non sosterremo più con la nostra firma alcuna richiesta di Mozioni, Ordini del giorno, Interrogazioni e Consigli Tematici che provenga dai banchi dei gruppi consiliari che ieri hanno fatto saltare il numero legale”.


La maggioranza da parte sua etichetta come “deprecabile” quanto accaduto ieri in consiglio e minaccia ripercussioni negative. “Non c'è altro aggettivo per definire il comportamento assunto dalla minoranza che ieri sera ha abbandonato l'aula consiliare, con la conseguente mancanza del numero legale e la chiusura anticipata della seduta. Dai banchi dell’opposizione si è distinto solo il consigliere Fabio Pazzaglia, dimostrando un senso di responsabilità che i suoi colleghi evidentemente non hanno avuto. Dal canto nostro non ci resta che prendere atto di quanto accaduto, condannando un atteggiamento che ci obbliga a reagire e che avrà delle ripercussioni negative nei rapporti istituzionali tra maggioranza ed opposizione”.


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