GIORNALAIO 05.03.2014

Mercoledì, 05 Marzo 2014

giornalaioAsl Romagna, Des Dorides pigliatutto (e intanto fioccano i casi di malasanità). Emendatori racconta il suo sogno americano e la sua simpatia per Grillo. Da San Giuliano la nuova colletta salva aeroporto. Il comune non mette più soldi nel palas. La nuova questura non aprirà a luglio

 

Una nuova colletta per l'aeroporto. "E’ quella organizzata da alcuni commercianti ed esercenti del centro storico e del borgo San Giuliano. Alcuni dei promotori, come Enrica Mancini della Trattoria La Marianna e Monica Grassetti dell’agenzia viaggi Lilliput, sono gli stessi che a novembre organizzarono la petizione affinché venisse concesso il concordato ad Aeradria. Dopo la raccolta firme, ora scatterà la raccolta dei soldi", ilRestodelCarlino (p.8).

 
Palas. "Il Comune chiude i rubinetti al palazzo dei congressi. L’amministrazione, tramite la controllata Rimini Holding, è in grado di destinare alla società che gestisce l’Astronave 950mila euro per il 2014 e al massimo 970mila euro nel 2015 «ma non sarebbe in grado di effettuare ulteriori versamenti negli anni successivi». «Nel bilancio di previsione 2013-2015 di Holding - si legge nel bilancio di previsione della Spa -, era stato previsto, a carico di ciascuno dei tre soci, un onere per l’aumento del capitale sociale (in caso di almeno tre esercizi in perdita consecutivi come per Rimini Congressi): 0 euro nel 2013, 750mila nel 2014; 1.220.000 euro (la rata di ammortamento annuale - circa 3.660.000 - suddivisa in parti uguali fra i tre soci) per l’anno 2015». E qui sorge il problema: La Provincia - secondo ciò che sta scritto nella relazione - pare che non sia in grado di coprire la sua quota, a meno che non vada in porto un’importante operazione immobiliare. Così crescerebbe la (doppia) rata per il Comune a quota 950mila euro", CorriereRomagna (p.7).


Asl Romagna. "Il nuovo direttore generale dell’Azienda sanitaria di Romagna, Andrea Des Dorides, ha intenzione di far saltare il tavolo delle trattative ‘politiche’ per quanto riguarda le nomine del direttore amministrativo e del direttore sanitario dell’Auslona… In soldoni, dall’1 aprile prossimo dovranno fare le valigie gli attuali direttori amministrativi e sanitari delle quattro ormai ex Ausl romagnole, quindi se ne vanno otto dirigenti (chi è di ruolo torna al suo posto in azienda) per lasciare il posto ad altri due. Già, ma chi saranno il nuovo direttore amministrativo e il nuovo direttore sanitario dell’Auslona? Mesi fa si erano sprecate le ricostruzioni che volevano la forlivese vicina al sindaco Roberto Balzani, Giulietta Chiesa, in pole position per la direzione amministrativa, mentre quella sanitaria - dicevano i rumors - doveva essere affidata a Marcello Tonini, già dg di Rimini. Un’ipotesi che aveva fatto sobbalzare sulla sedia il sindaco di Cesena Paolo Lucchi. Alla città sul Savio sarebbe comunque stata garantita la sede legale della nuova Auslona e la presidenza della Conferenza socio-sanitaria. Le cose però non sembrano destinate a seguire questo schema. Anzi. Des Dorides, raccontano fonti qualificate interne all’Auslona, sta pensando di indicare come direttore amministrativo Savino Iacoviello, che dal 2004 ad oggi ha ricoperto quell’incarico all’Ausl di Ravenna. Una nomina, questa, gradita all’ex dg di Rimini e Ravenna Tiziano Carradori, ora direttore generale di sanità e politiche sociali in Regione, il quale potrebbe così contare su una persona a lui non invisa nella stanza dei bottoni dell’Auslona, così da facilitare anche i rapporti con Des Dorides. Per quanto riguarda invece la direzione sanitaria, il dg si sta orientando sulla figura di Gianbattista Spagnoli, dal 2005 direttore sanitario dell’Ausl di Imola", LaVocediRomagna (p.3).

 
Sanità. La storia della 40enne riminese operata di carcinoma al seno destro e curata con la radioterapia a quello sinistro arriva su Rai Uno alla Vita in diretta (Corriere, p.3), mentre spunta fuori un altro caso, questa volta non proprio di malasanità, quanto di sanità 'ingessata'. "DUE ANNI per un intervento alle vene varicose di una gamba. Una patologia che impedisce a Renata Pressi, 63 anni, parrucchiera riminese di stare in piedi, camminare, quindi di lavorare. La signora Renata racconta una storia che, all’inizio, facciamo fatica a credere. «Sono già stata operata nel 2012 per lo stesso problema ma non si è risolto, purtroppo, nulla — afferma Renata —. Adesso è esploso un dolore che mi impedisce di camminare. Sono andata a fare una visita al policlinico Valturio, con il dottor Gessaroli, che è anche il primario della Chirurgia vascolare di Rimini. Ho fatto questa visita privatamente, 180.19 euro, perché avevo urgenza e negli ospedali c’era troppo da attendere anche per la sola visita — spiega —. Dopo il consulto Gessaroli mi ha detto che per fare l’intervento al ‘moncone sapenico al ginocchio sinistro’, con la sanità pubblica erano necessari due anni. Ma che se volevo, privatamente pagando 3.500 euro, mi operava anche la mattina dopo. Quello che dico è: va bene attendere, ma due anni sono un tempo assurdo. Non riesco a camminare, non riesco a lavorare e devo aspettare due anni oppure spendere migliaia di euro? Ma che razza di situazione è? Sto già facendo punture per il dolore che non accenna a diminuire: sono costretta ad andare in Pronto soccorso perché non so come fare»", ilCarlino (p.4).


Slitta l'apertura della nuova questura. "Si allontana la possibilità di inaugurare la nuova questura per l’inizio di luglio. Dopo tanti anni di attesa sembrava che la situazione si fosse sbloccata, dato che a fine 2013 c’è stata anche la firma della Damas, la società realizzatrice e proprietaria dell’edificio. E l’estate 2014 era stata indicata come termine per il taglio del nastro. Ad oggi, però, non sono stati ancora affidati i lavori di ristrutturazione, indispensabili dopo dieci anni di abbandono. Dato che i locali di corso d’Augusto non sono più ritenuti a norma, si erano valutate anche soluzioni alternative, come la possibilità di sistemare una parte degli uffici della questura nell’edificio che ospitava l’ex Inpdap, davanti alla caserma dei carabinieri. Ma l’ipotesi è rimasta in sospeso proprio perché la partita per lo stabile di via Ugo Bassi sembrava chiusa", Corriere (p.8).


Il direttore della Voce, Stefano Andrini, intervista l'imprenditore riminese Giordano Emendatori, (p.5), sulla Mec3, che ha recentemente venduto a un fondo d'investimento statunitense, e sulle sue simpatie grilline.


Davide Brullo su LaVoce (p.11) critica la decisione del comune di Rimini di aver stralciato dal bando di concorso per al selezione di un esperto di Federico Fellini il punto in cui si chiede una pubblicazione scientifica con a tema il regista riminese.


Lavoro. "Il posto fisso, che miraggio: nel 2013, tra le 78mila persone avviate al lavoro in provincia di Rimini, solo il 6% ha firmato il contratto a tempo indeterminato. Il resto? Tutti precari, e 14 su 100 sono lavoratori a “chiamata”. Gli altri, solo contratti a tempo determinato. E a farne le spese sono per lo più i giovani: solo uno su cinque ha meno di 25 anni. «Non recuperiamo l’occupazione senza ossigeno alle imprese: necessario oggi più che mai il rilancio», si appella l’assessore provinciale al lavoro Meris Soldati", Corriere(p.3).


Omicidio a Como. "Spunta un terzo uomo nell’inchiesta sull’omicidio di Lidia Nusdorfi, la donna uccisa a coltellate sabato scorso in stazione a Mozzate (Como) dall’ex convivente albanese reo confesso Dritan Demiraj. All’appuntamento con la morte infatti il 29enne non sarebbe andato soltanto in compagnia della nuova fidanzata (una 37enne italiana all’oscuro dei suoi propositi criminali), ma anche di un misterioso terzo uomo, probabilmente suo connazionale", Corriere (p.5).


Sindacati. "Cgil, è tempo di congresso. Comincia oggi l’appuntamento della Camera del Lavoro che si terrà nella sede di Rimini fino a domani. In vista la rielezione del segretario generale territoriale, carica ora ricoperta da Graziano Urbinati, che, essendo al suo primo mandato, dovrebbe essere riconfermato. La votazione ci sarà domani. La platea congressuale sarà composta da 192 delegati di cui 86 donne", Corriere (p.6).


Il Comune di Bellaria offre corsi di burlesche. "IL COMUNE offre lezioni di spogliarello. L’amministrazione di Bellaria si è attrezzata per migliorare la vita intima del gentil sesso. Varando corsi di burlesque - gli spogliarelli in chiave ironica - in occasione della Festa della donna. Spalmata su due giorni, venerdì e sabato. s’intitola ‘Anima e corpo’ la kermesse che Comune e associazioni di categoria organizzano al Palacongressi. Sono decine i corsi dedicati alle signore, totalmente gratuiti", ilCarlino (p.5).

 
Lutto in casa Pd. "HA RICOSTRUITO Rimini, dopo essere scampato per puro miracolo ai bombardamenti. «Potevi esserci anch’io, in quel rifugio», raccontava spesso Giordano Gentilini. Fu una fortuna, per lui, non arrivarci mai in quel rifugio, devastato dalle bombe e con decine di morti. Quell’esperienza ha segnato profondamente tutta la vita di Gentilini, spentosi domenica all’età di 88 anni. La notizia è stata data dai familiari soltanto ieri, perché Giordano voleva così. Non amava il clamore, non cercava vetrine. Nonostante lui, in vetrina, ci sia stato per tantissimi anni. In consiglio comunale ininterrottamente dal 1951 al 1985, assessore e vice sindaco, braccio destro di Ceccaroni, Gentilini è stato uno dei protagonisti assoluti della ricostruzione di Rimini. Numerosi gli incarichi ricevuti, durante la sua vita politica. È stato, tra l’altro, il presidente della Fiera, dell’Atam, del Ceis, dell’istituto ‘Valloni’. Della fiera è stato uno dei padri, convinto, lui che sapeva gettare lo sguardo lontano, che Rimini avesse bisogno di una struttura del genere per essere non solo una città di mare. La sua vita politica è stata in continuo fermento. Prima iscritto al Psi, poi al Psiup, infine al Pci quando quest’ultimo si è sciolto. E’ stato lui, tra l’altro, a dare una ‘casa’ ai ragazzi della Sinistra giovanile di Rimini, forgiando tanti esponenti della classe politica cittadina", ilCarlino (p.8).


Inchiesta Maugeri. "Associazione a delinquere e corruzione: sono le accuse per le quali il gup del tribunale di Milano ha rinviato a giudizio Nicola Sanese, il riminese ex segretario generale della Regione Lombardia, braccio destro di Roberto Formigoni che “guida” una lista di dieci indagati per le tangenti che l’accusa ipotizza siano state pagate dalla Fondazione Maugeri. Secondo l’accusa, la Fondazione Maugeri per anni sarebbe stata favorita, così come l’ospedale San Raffaele, da delibere della giunta regionale per un totale di circa 200 milioni di euro di rimborsi per prestazioni sanitarie", Corriere (p.6).

 

Segnaliamo, inoltre, l'elogio di Italia Oggi all'assessore comunale al bilancio di Rimini, Gian Luca Brasini.