Rimini | La spendig review del turismo, Enit a rischio soppressione
Carlo Cottarelli, nominato nel 2013 dal governo Letta commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, avrebbe in programma di cancellare l'Enit, l'ente nazionale per il turismo che si occupa della promozione del marchio Italia all'estero. “Si tenta così di picconare in maniera contraddittoria anche le poche macerie di quel che rimane di una parvenza di promozione", è la reazione dell'assessore provinciale Fabio Galli. "Un salto di qualità che farebbe ridere se non ci fosse da piangere per i territori che vivono di quel pane".
Secondo Galli "nella logica ragionieristica di Cottarelli e del governo c'è qualcosa che non quadra", nonostante "Siamo stati spesso critici nei confronti di Enit, negli ultimi 10 anni ridotto a redigere bilanci in cui gli stipendi per il personale superavano il cumulo degli investimenti in valorizzazione del turismo italiano". In pratica, spiega l'assessore che "insieme alla soppressione dell’Enit, è prevista e richiesta a gran voce dalla pressoché totalità della politica e della tecnica la riforma del titolo V della Costituzione per togliere alle Regioni quella autonomia gestionale e finanziaria fraintesa in ‘sprechi’. In tale partita è ovviamente compresa la promozione turistica".
O l'una o l'altra, fa notare Galli. "O si riaccentralizza la spesa per l’indispensabile promozione turistica all’estero dell’Italia (e allora perché cancellare Enit?) o si continua ad attuare il federalismo della promozione (e quindi perché riformare il titolo V?)". Il timore è invece che "a Roma si stia individuando una terza via: eliminare la promozione centrale e sopprimere la promozione territoriale. Il risultato potrebbe essere il seguente: un Paese che vive di turismo che di punto in bianco si trova senza più alcun soggetto deputato a fare promozione turistica. Un record di autolesionismo, sulle ali di una demagogia cieca che invece di combattere l’uso distorto delle risorse economiche preferisce il nulla".