Rimini | Impresa, gli stranieri incidono per oltre il 10%
E' pari al 10,20 per cento sul totale il numero ella imprese a guida straniera nel riminese (dati Unioncamere). Si parla di 4.158 realtà nel 2013 che rendono la provincia tra quelle più attive sia in regione sia a livello nazionale. Il tasso di crescita restando sul territorio è stato nel 2013 pari al 4,65%. In Emilia Romagna fanno meglio solo Bologna con il 5,02 e Ferrara con il 4,98%. Per quanto riguarda invece il peso percentuale delle imprese di stranieri su quelle totali, Rimini è al secondo posto in Regione (10,20%), dietro alla sola Reggio Emilia (12,72%), mentre la media nazionale si assesta all’8,20% . Di queste imprese, in particolare, 3.057 (più 5,16% rispetto l’anno precedente) sono guidate da cittadini extra UE, il 7,50% sul totale.
Secondo l'assessore provinciale Fabio Galli la presenza straniera è in grado di incidere positivamente perché "da una parte manifesta della crescente integrazione sociale sul nostro territorio, dall’altra di una forza occupazionale complessiva che fornisce un apporto molto forte alla produzione economica complessiva, creando occupazione". Galli parla di "valore aggiunto che la nostra realtà sembra intercettare in maniera privilegiata. In momenti di crisi testimonia anche un dinamismo imprenditoriale che trova nella nostra struttura sociale ed economica, un terreno fertile in grado di creare occupazione e lavoro. Un segnale importante di fiducia nel futuro". D'altro canto, è anche probabile che "l’incremento sostenuto dell’imprenditoria straniera a Rimini sia figlio di una dinamica più generale, quella cioè che vede l’aumento delle partite iva a causa della crisi che mette in difficoltà soprattutto le piccole e medie imprese. Se accostiamo questo dato a quello emerso dal report demografico provinciale, e cioè una crescita della ‘immigrazione di ritorno’ (stranieri che, dopo anni passati a Rimini, tornano nel proprio Paese d’origine), abbiamo un quadro solo apparentemente contraddittorio ma nella realtà testimoniante un dinamismo e un desiderio di integrazione che ancora rimangono tra le peculiarità positive del territorio riminese”.