ZINCATURIFICIO, 21 DIPENDENTI IN STRADA. FIOM: “NON CI SON DIFFICOLTA’ ECONOMICHE: LA PROPRIETA’ APRE NUOVO STABILIMENTO A PESARO”
Chiude a Rimini oggi (in anticipo di 10 giorni) lo Zincaturificio romagnolo. Stato di agitazione per i 21 dipendenti in cassa integrazione ‘a zero ore’. La Fiom Cgil scende in campo rilevando alcune zone oscure nell’atteggiamento della proprietà.
“Ormai tutti sanno, a cominciare dai lavoratori, che lo Zincaturificio chiude a Rimini ma apre a Fermignano in provincia di Pesaro”.
Sembra infatti, a quanto rilevato dai lavoratori, che la crisi per l’attività non sia tale da non riuscire a mandare avanti la società perché “non solo portavano il lavoro dallo Zincaturificio di Rimini a quello di Torriana, mentre i lavoratori di Rimini stavano in cassa integrazione, ma facevano anche investimenti sostanziosi per avviare l’attività di zincatura a Fermignano”.
Secondo la Fiom sarebbero due le motivazioni che hanno spinto la società a chiudere lo stabilimento riminese con dieci giorni di anticipo. “Il primo è la convocazione per venerdì 13 aprile alle 11,30 in Provincia per l’esame congiunto per la Cassa integrazione straordinaria richiesta per cessata attività, il secondo è che gli scioperi fatti dai lavoratori la scorsa settimana han dato fastidio”.
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