Verso l'Expo. Calcio, la difesa dei Delfini. Trc, San Marino non lo vuole
Verso l'Expo. Notte rosa e Al meni sono solo due dei prodotti con cui Rimini si presenterà ai turisti dell'Expo 2015. Il sindaco Gnassi ha un appuntamento in settimana con il commissario Sala per definire la collaborazione anche su un altro evento con l'obiettivo di far scendere fino giù in riviera i 22 milioni di persone attesi da tutto il mondo per la fiera universale dedicata all'alimentazione (Corriere).
La difesa dei Delfini. Oggetto di esposti e denunce e ultimamente anche dell'ira dell'assessore allo sport di Rimini Gian Luca Brasini, i Delfini, vincitori della gara per la gestione dei campi da calcio comunali, rispondono a tutte le accuse dalle pagine della Voce. Noi non uccidiamo le attività di quartiere e non siamo responsabili di quel 5 per cento in meno di ragazzi che fanno calcio, dicono. Come società calcistica i Delfini operano solo nell'impianto Ina casa, spiegano, e come Rimini gol oltre all'Ina casa solo a Centro garden e Viserba (dove i problemi, tra l'altro, derivano da una vecchia gestione): Abbiamo portato il calcio dove prima non era presente, altro che monopolio. Nemmeno deprecabile è la gestione: "A detta di tutti gli utilizzatori non parti in causa in questa diatriba, è ottimale e molto superiore alla situazione delle precedenti". Il subaffitto: sistema concertato con il comune per venire incontro alle difficoltà economiche delle altre società sportive.
Trc, a San Marino non lo vogliono. "Sarebbe un errore grande quanto quello di di avere abbandonato la ferrovia decenni fa", dicono dall'associazione Treno bianco-azzurro, che rilancia l'idea di un collegamento su rotaie che metta in rete anche aeroporto e stazione (LaVoce).
Lavoro, i neolaureati non volano. Ugo Romano di Dyna Brains, azienda che fornisce servizi e consulenze alle imprese sulle applicazioni del software Sap, assumerebbe anche subito due ingegneri, ma i neolaureati italiani non sono interessati. L'azienda cerca "preferibilmente ingegneri gestionali disposti a specializzarsi ed essere operativi nel più breve tempo possibile", spiega Romano, ma in un anno e mezzo e 50 colloqui non ha trovato nessuno che fosse disponibile a viaggiare e che conoscesse l'inglese (ilCarlino).