EVASIONE, PETITTI RISPONDE A LOMBARDI: “PRESSIONE FISCALE ALTA ANCHE PER I DIPENDENTI”
"E' vero che il costo della pressione fiscale per le imprese, ma anche per il lavoro dipendente, è alto. Solo aumentando la fedeltà e la solidarietà fiscale attraverso l'emersione del nero si potranno però creare le condizioni affinché si riducano le tasse a chi le ha sempre pagate, tra cui appunto gli artigiani le piccole e medie imprese e i lavoratori dipendenti.
La pressione fiscale è cresciuta anche con il governo Berlusconi, nonostante le promesse di abbassarla. Secondo le rilevazioni Istat, mentre la pressione fiscale media complessiva è stata del 42,39% sotto il governo Prodi (costretto a ripristinare l’equilibrio eroso dal precedente esecutivo assestando spesa pubblica, esplosa fra il 2001 e il 2006), la fiscalità è successivamente aumentata al 42,6% sotto l'ultimo governo Berlusconi.
Dopo che per quasi tre anni ci siamo sentiti raccontare dall'esecutivo che la crisi era solo psicologica, oggi non abbiamo scelta e siamo stati costretti ad applicare con rigore le regole che impone l'Europa per giungere al pareggio di bilancio entro il 2013. Ritengo che in questa fase il problema per gli imprenditori sia molteplice: le criticità sono il credito, la capitalizzazione delle piccole e medie imprese e i rapporti commerciali interno al mercato italiano, strozzati dall'assenza di liquidità".
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