RIMBORSI TIA, 7MILA RIMINESI FERMI AL PALO. CINGOLANI: “LA TASSA ILLEGITTIMA E’ ANCORA PRESENTE IN BOLLETTA: QUANDO IL COMUNE SI DECIDERA’ A TOGLIERLA?”
In Consiglio comunale è il consigliere di minoranza Liliana Cingolani a chiedere, sulla scorta di una sentenza del 9 marzo scorso, cosa accadrà ai cittadini riminesi che hanno chiesto il rimborso dell’iva pagata sulla tia.
“La questione della natura tributaria della tia – spiega Gianluca Brasini, assessore al bilancio – è da sempre riconosciuta in virtù di una sentenza della Corte di cassazione (definita “forzata” dalla sentenza del 9 marzo scorso). Noi abbiamo ricevuto negli anni 7mila domande di rimborso e ulteriori 40 a seguito sentenza del 9 marzo 2012. Molto semplicemente, diciamo che le domande non andrebbero inoltrate né a noi né al gestore, ma all’Agenzia delle entrate e che comunque siamo in situazione di verifica con Agenzia entrate per capire cosa accadrà”.
Si parla di una cifra enorme, l’iva sulla tia è stata infatti versata a partire dal 1997, ininterrottamente per 15 anni “dovrebbe essere lo stato a dirci cosa fare perché l’iva versata non è nelle nostre casse, non è nelle nostre disponibilità”, riprecisa Brasini. “Capisco – commenta la Cingolani – che i cittadini hanno dunque dirittto alla restituzione dell’iva, ma quello che mi domando è: perché l’iva, nonostante la sentenza del 9 marzo, è ancora presente in bolletta e a partire da quando non lo sarà più?”.
|