RIMINI, SIGNORA IN NERO. SPIAGGIA, POLEMICHE SENZA FINE. CARIM, PASQUINELLI CE LA FA. ‘QUESTI RUSSI’: SPENDONO NEI NEGOZI E RISPARMIANO IN ALBERGO. RIMINI WI FI, NASCE IL CONSORZIO DEI BAGNINI
Dati evasione
Su tutti i giornali i dati sull’evasione nel riminese, dalla ricerca di Luigi Vergallo, presentata con ritardo di due mesi, causa il convegno saltato per l’affair Maggioli.
“COME si spiega che Rimini (dati 2009 alla mano) sia la nona provincia in Italia per la produzione di ricchezza, e solo la 91esima per le dichiarazioni Irpef? Come si concilia il fatto che Rimini sia la prima per il numero di sportelli bancari, la terza (tra le province con il Pil più alto) per depositi delle famiglie (33mila euro a famiglia), ma il reddito da impresa o lavoro autonomo sia appena di 27.500 euro, quando dovrebbe essere di almeno 10mila in euro in più? ”, l’inizio dell’articolo di Manuel Spadazzi su il Resto del Carlino a pagina 4.
I dati di Vergallo dicono che: «Le stime sull’evasione fiscale a Rimini di Agenzia delle Entrate sono probabilmente inferiori. Si va da 34 a 47 euro evasi ogni 100 dichiarati, ma la quota reale in alcuni settori e in alcune zone della provincia di Rimini arriva sicuramente a 55 euro».
Sempre sul Carlino, Daniele Imola, della segreteria del Pd, interviene nel dibattito evasione-tasse. Maggioli dichiara alla presentazione: “Io non mi vergogno di nulla”.
Come scrive la Voce di Romagna a pagina 11 “E’ Stefano Vitali il regista dell’operazione antievasione e antisommerso di ieri”.
Il presidente della Provincia richiama l’intera classe dirigente mentre Manlio Maggioli “si guarda bene dall’unirsi ai toni di Vitali, anzi per certi aspetti parla una lingua ben diversa puntando il dito sul peso della fiscalità”.
“Infine, il sindaco Gnassi parla un’altra lingua anche lui: “Sono stupito dal grado di litigiosità e divisioni, ci vorrebbe una commissione di psico-economia… Del resto la litigiosità è un tratto storico riminese”, scrive Paolo Facciotto.
Non finiranno le polemiche sulla spiaggia
“Già una cinquantina gli operatori che hanno fatto richiesta per l'autorizzazione paesaggistica per montare i giochi. Proprio ieri ne è stata accolta una per uno stabilimento a Rivabella”, scrive il Nuovo Quotidiano di Rimini a pagina 7.
Ma Vanni della Cooperativa Rimini Sud, che ha disertato l’incontro con il sindaco Gnassi, dichiara “smonteremo tutto”, Mussoni (Oasi) “non ci potrà mai essere una soluzione comune”, mentre il consigliere del Pdl Gennaro Mauro attacca Marco Agosta dicendo che “è un accordo all’ultimo istante all'interno di una maggioranza sempre meno unita e rissosa”.
E il Corriere Romagna dà voce a Giorgio Corradini, responsabile dell’associazione Beach tennis, che lancia l’allarme: «Il nuovo regolamento della spiaggia rischia di cancellare 400 campi da beach (anche due o tre per stabilimento). Sarebbe un disastro per le nostre attività, per le iniziative benefiche e per lo sport», riporta Luca Cassiani a pagina 11.
Carim: “Ce la facciamo”
“«Siamo in un momento delicato, ma non abbiamo dubbi che supereremo la soglia dei 67 milioni di euro». Il presidente della Fondazione Massimo Pasquinelli è decisamente ottimista sul futuro della più importante banca della città. Ed è sicuro di aver ormai messo in salvo la Carim”, scrive il Corriere Romagna a pagina 8.
Termina oggi l’offerta di azioni. “Il salto decisivo per la Carim è arrivato negli ultimi giorni grazie all’impegno della clientela retail. Non più gli industriali organizzati in un unico gruppo, ma il contante di tanti imprenditori fra cui pure diversi industriali che hanno contribuito «a titolo personale ma con una cifra consistente»”.
Bene i russi, ma con loro si guadagna poco
“Danno molta soddisfazione in quella che viene definita dagli addetti ai lavori “animazione commerciale”, significa che svuotano negozi e boutique del centro con una certa facilità per la gioia dei commercianti. Ma poi, quando c’è da saldare le quote degli albeghi, i turisti russi non gratificano l’operatore riminese come si credeva”. A riportarlo è la Voce a pagina 14, la fonte è Alesandro Lepri di Trademark, ieri su Il Sole 24 Ore. “I russi, forti dei loro numeri, comprano i pacchetti vacanze nei quali sono compresi i costi per i loro tour operator che sono molto alti – continua Lepri -, all’albergatore della riviera resta quindi un margine di prezzo ristretto e in questo modo è costretto a offrire un servizio non all’altezza rispetto a quanto il turista dell’est paga per l’intera vacanza e che quindi si aspetta”.
Wifi, i bagnini vanno da soli
Il Comune ha lanciato un bando per il wi fi gratis che scade il 7 maggio prossimo, ma i bagnini non hanno voluto aspettare. “Evento più unico che raro, si sono riuniti (quasi) tutti nella società consortile “Spiagge network” per proporre la rete wi-fi con accesso libero e a costo zero per gli utenti e per tutti i mesi dell’anno”, scrive la Voce a pagina 15.
L’incognita sono le autorizzazioni paesaggistiche di Comune e Sovrintendenza. “Il servizio - che sarà attivato a partire da giugno ed entro luglio coprirà l’intera costa – diventa anche l’occasione per lanciare un portale on-line con il quale promuovere sul web la nostra spiaggia, un sito internet che per la prima volta contiene tutte le offerte del mondo balneare con tanto di informazioni in tempo reale sullo stato dell’acqua (in collaborazione con l’Arpa)”.
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