CARIM, VIA ALLE OBBLIGAZIONI. SPIAGGIA, FORSE NON SI SMONTA. VITALI E L’AROPORTO. LE PARTECIPATE DI COMUNE E PROVINCIA. AIA RINNOVA I VERTICI IN ANTICIPO
Carim, via alle obbligazioni
“Si saprà con certezza fra oggi e domani l’esatta cifra della ricapitalizzazione della Carim. Quello che resta scoperto, fra i 32 e i 34 milioni di euro, dovrà essere raccolto da obbligazioni a rischio ma ad alto rendimento”, scrive La Voce di Romagna a pagina 11 nel pezzo a firma di Paolo Facciotto. Sia Gnassi che Vitali vedono aspetti positivi, concedendosi qualche freccetta verso gli industriali. “Chi poteva dare ha dato, chi poteva dare di più, no, e ha preferito fare altre operazioni… Questo è un segnale che noi coglieremo”, dichiara il sindaco. “C’è un po’ di rammarico di non aver raggiunto risultati più alti. C’è chi ha messo sul piatto tutto quello che ha, e chi invece poteva permettersi di più non l’ha dato”, dichiara il presidente della Provincia di Rimini.
Di taglio basso intervista al nostro Alessandro Berti, docente di economia a Urbino che dichiara: “L’impressione è che aver raggiunto la quota salvezza serva solo a vendere meglio il marchio, a Cassa Risparmio di Cesena o Banca Marche che sia. L’attivo, come per tutte le banche d’Italia, non ha ancora finito di deteriorarsi. E se è così, il problema, dopo aver raggiunto la salvezza, diventerà quello di non essere retrocessi l’anno prossimo”.
Provincia e Comune, le loro partecipate
Il presidente della provincia Vitali annuncia che «entro un anno usciremo dalle realtà in cui siamo presenti, tra le quali il palazzo dei congressi di Rimini e la Fiera. Il Palariccione è solo il primo», in una intervista su il Resto del Carlino a pagina 4. E il presidente riguardo alle quota che saranno cedute si augura che «il mondo imprenditoriale faccia un salto di qualità. Deve capire che non si può vivere di rendita. Nel Palas e alla Fiera, la Provincia ha il 30 per cento delle quote. Solo nel palazzo dei congressi contribuiamo a pagare 15 milioni del mutuo di 45. Ma stiamo parlando di strutture che sono una ricchezza per il territorio».
Il Nuovo Quotidiano di Rimini pubblica un dossier sulle partecipate del Comune, raccogliendo e mettendo in luce alcuni dati: “solo i consigli di amministrazione ci costano l’anno (tenetevi forte) un milione 49mila 583 euro e 46 centesimi. Sono 2.875,57 euro al giorno (festivi compresi e nell’anno bisestile ci costano 8 euro in meno al giorno). I gettoni di presenza, in media 200 euro a testa, non sono contati”, scrive a pagina 7 Brahim Maarad.
Aeroporto, nessun matrimonio?
“Così non va”, questa è la posizione della Provincia rispetto alla indiscrezioni che indicano il fallimento della strategia regionale degli aereoporti. “La Provincia è il maggior azionista in Aeradria. Il presidente Stefano Vitali (Pd) replica a tono, un po’ per l’articolo del Corriere della sera, un po’ perchè qualcosa ha nasato. «Se fosse così sarebbe anche il fallimento delle politiche regionali». Della Regione, per intenderci”, scrive il Corriere Romagna a pagina 4.
Con la crisi meno bambini
Inchiesta del Carlino sul calo delle nascite. “SCENDE il numero dei bambini nati nell’ospedale di Rimini: i parti, lo scorso anno, sono stati 3.156, nel 2010 erano stati 3.270 e nei primi tre mesi di quest’anno sono già cento in meno. La ragione è una sola: la crisi”, scrive Monica Raschi a pagina 2.
Stagione sofferta: bagnini, c’è chi non vuole smontare
Dopo le avances dell'assessore Brasini di ieri, qualcosa sembra essere cabiato. “Come non detto. I bagnini della zona sud non smontano più nulla, dialogano con il Comune e cercano di salvare giochi, campi, campetti”, scrive il Corriere a pagina 6. E a Mauro Vanni, leader della Cooperativa bagnini di Rimini Sud, arrivano le parole dall’assessore Roberto Biagini: «Invece di denigrare l’amministrazione, i re Mida della spiaggia che quel che toccano impermeabilizzano, perché non hanno smontato le loro fiabilandia a fine stagione per poi rimontarle autorizzate a maggio? Questi pochi soggetti che mostrano di considerare l’arenile come cosa intimamente loro, credono di intimorire riminesi e turisti smontando le reti da beach volley, quando gli uffici si stanno attrezzando ad accogliere le istanze di autorizzazione». E Vanni in risposta dichiara che per adesso viene fermato lo smontaggio per provare a dialogare con il Comune.
E nel frattempo, come riporta il Carlino a pagina 3, perdiamo anche il turismo degli anziani: “A meno di un mese dall’arrivo dei primi gruppi di anziani, le prenotazioni vanno a rilento e le richieste sono fiacche. Si parla di un calo del 15-20 per cento”, scrive Manuel Spadazzi. E un problema potrebbe essere legato ai campi da bocce perché, come continua a far notare Giovannino Montanari di Fiavet, «la piega che sta prendendo la situazione dei nostri stabilimenti non va proprio bene. Molti operatori stanno già togliendo i campi da bocce, che sono uno dei servizi più richiesti dagli anziani che scelgono Rimini per la vacanza. Lo ripeto: se non si troverà una soluzione, rischiamo di perdere per strada altre preziose presenze».
Albergatori, elezioni anticipate
Il consiglio di amministrazione dell’Associazione albergatori, in vista del rinnovo dei vertici, ha deciso che “si voterà lunedì 28 maggio, data della chiusura del bilancio. E già qui c’è una prima novità: nelle ultime due tornate elettorali, il rinnovo delle cariche di presidente e consiglieri – che hanno durata triennale – era avvenuto ad ottobre. Ma il 2012 fa storia a sé, è l’anno in cui già si prospettano notevoli difficoltà per la stagione estiva, c’è il braccio di ferro tra bagnini e Comune e soprattutto la tassa di soggiorno che il sindaco vuole introdurre da settembre. Meglio quindi, hanno pensato all’Aia votandolo all’unanimità, rinnovare il consiglio e la presidenza prima dell’estate, così da avere rappresentanti nel pieno del loro mandato quando c’è da contrattare con l’amministrazione su partite decisive”, scrive la Voce a pagina 12. Probabile un terzo mandato di Patrizia Rinaldis, scrive Giovanni Bucchi.
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