430 RIMINESI A MAUTHAUSEN. LAMBIASI: “GUARDATE QUELLA ‘CROCE’, CONTEMPLATE LE TESTIMONIANZE DI MASSIMILIANO KOLBE ED EDITH STEIN”
Sono 430 i riminesi in pellegrinaggio ai campi di concentramento di Mauthausen e di Ebensee e al castello di Hartheim fino al primo maggio. Si tratta di ragazzi tra i 17 e i 21 anni ed educatori dell’Agesci (Associazione guide e scout cattolici italiani) delle Diocesi di Rimini e di San Marino-Montefeltro.
Agli scout in visita sui luoghi della soah va il messaggio del vescovo di Rimini Francesco Lambiasi raccomanda “di vedere la ‘croce’ di Mauthausen da ambedue i lati: non solo dal lato dell'odio e della più feroce violenza, ma anche dal lato dell'amore e della dedizione, come hanno testimoniato san Massimiliano Kolbe, santa Edith Stein, Etty Hillesum, Marcel Callò, e tanti tanti altri. Proprio come la croce di Gesù, che va vista non solo dal lato oscuro - quello dell'ipocrisia dei capi, del tradimento di Giuda, della vigliaccheria di Pilato, della crudeltà dei carnefici - ma anche dal lato luminoso, quello dell'amore più grande, testimoniato dal Crocifisso, che ha dato la vita per amore di tutti, anche dei suoi persecutori”. Per i ragazzi in visita ai campi di concentramento Lambiasi ha una preghiera, “che possiate tornare dall'inferno di Mauthausen più saldi nella certezza che l'amore è sempre più forte del male e della morte”.
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