CGIL, FLASH MOB CONTRO IL LAVORO PRECARIO: A RIMINI MENO DI 1 CONTRATTO STABILE OGNI 10
“Si è tolto ai padri, ma che si è dato ai figli?”, con questo interrogativo domani a Rimini la manifestazione in piazza Cavour della Cgil. “Per mesi il governo ha annunciato di voler cancellare la precarietà ed estendere gli ammortizzatori sociali. Alla fine la riforma del lavoro è un nulla di fatto. Rimangono solo gli annunci e poco più. Evidentemente le intenzioni erano altre e i giovani sono stati utilizzati come pretesto per ridurre ulteriormente i diritti di tutti”.
A dare voce al malessere è Lora Parmiani, segretaria confederale Cgil Rimini, responsabile NIdIL. “A Rimini – sottolinea – meno di un lavoratore su 10 viene assunto in modo stabile”, mentre a crescere è il il lavoro a chiamata, “con nessuna garanzia di reddito effettivo, sta sostituendo anche i tradizionali contratti a termine”.
L’allarme di Cgil riguarda anche il fenomeno delle partite iva false “in aumento come anche le altre forme di lavoro-truffa senza tutele, come le associazioni in partecipazione nel commercio”. A guadagnarci in tutto questo è il lavoro nero che “non si riduce, anzi” si nasconde meglio, mentre “l’economia locale non guadagna da questo mercato del lavoro che mortifica il presente e il futuro dei giovani e non offre speranza ai padri e alle madri di famiglia che hanno perso il lavoro in questi anni di crisi”.
L’appuntamento è dunque domani a Rimini in piazza Cavour dalle 18 con musica e letture, 19 flash mob.
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