CREDITO, BUGLI (CNA): “FINANZIAMENTI RIDOTTI DI 25 MILIONI”
“In un momento di crisi gravissima come quello attuale, essere ‘impresa responsabile’ è condizione fondamentale per affrontare la grande sfida”. In vista della presentazione del bilancio sociale di Cna Rimini il direttore Salvatore Bugli torna a parlare di crisi, credito e imprese. “Vanno fatte nascere nuove imprese, ma vanno anche salvate quelle che esistono. Bisogna salvare i luoghi che producono ricchezza attraverso il lavoro”.
Se dal un lato nel secondo semestre 2011, a Rimini è in calo il fatturato interno (si salva solo chi lavora con l’export) e l’unico dato in crescita è la spesa per consumi dell’impresa (legati all’attività produttiva, fra cui i costi dell’energia), “la leva creditizia continua a latitare – per non dire dei ritardi nei pagamenti, sia da parte degli enti pubblici che dalle grandi aziende - mettendo li piccolo e medio imprenditore letteralmente con le spalle al muro”.
Nel 2011 il costo del denaro è cresciuto a livelli insostenibili, così come le garanzie richieste. Sono dunque aumentate le richieste di finanziamenti garantiti, che Cna assicura attraverso i consorzi di garanzia al credito Unifidi e Fidati. “Le maggiori richieste si sono scontrate con un’ulteriore restrizione del credito da parte del sistema bancario che è giunto, a fine anno, ad un blocco quasi totale delle erogazioni, benché le fidejussioni consortili garantiscano mediamente la metà del credito richiesto. Rispetto al precedente anno, il sistema bancario ha ridotto l’erogazione di finanziamenti quasi di 25 milioni”.
Se si considera il credito nel suo complesso, solo negli ultimi mesi del 2011 i mutui a famiglie e aziende sono diminuiti di oltre del 28,05%, cioè oltre 74 milioni in meno per cittadini e imprenditori. E non si tratta neppure di uno dei dati peggiori, visto che la media nazionale è ancora più negativa di ben dieci punti. Nei primi quattro mesi del 2012 le richieste presentate a Fidati hanno segnato un – 17% e quelle a Unifidi -22%; Fidati ha coperto fideiussioni per 1.490.945 euro, Unifidi per 12.823.863; nonostante ciò, il sistema bancario ha erogato prestiti per 5.885.533, cioè dalla metà ai 2/3 in meno rispetto a quanto coperto da garanzie, sebbene i Cofidi abbiano mantenuto il loro sforzo per le garanzie fideiussore. Del resto, questi numeri sono purtroppo in linea con quelli nazionali. La Banca d’Italia rileva che a marzo sono stati erogati 10,8 miliardi in meno rispetto al mese precedente. Il dato tendenziale del 2012 scende così dal 1,3 all’1,2%: una nuova gelata dopo il timido risveglio di inizio anno.
“Per affrontare la crisi, Cna Rimini ha intensificato le relazioni con le singole realtà bancarie locali ancora capaci di erogare prestiti. Al tempo stesso ha intensificato l’azione politico sindacale di rappresentanza, dando voce alle difficoltà delle imprese, come dimostrano il numero di incontri, focus e iniziative”.
La Cna è inoltre intervenuta sulla struttura organizzativa, “che è stata in parte ridisegnata. Si è puntato ad accrescere l’accesso delle imprese alla finanza agevolata. Si è voluto estendere a un maggior numero di imprese la formazione gratuita e su misura”. Lunedì prossimo alle 18 presso la sala convegni Sgr (Rimini, Via Chiabrera), la Cna presenterà il suo bilancio sociale 2012. Ospite d’onore il presidente nazionale Ivan Malavasi.
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