PROVINCIA, IL PIANO ENERGETICO PASSA IN GIUNTA. I BANDI REGIONALI
Il piano energetico della Provincia, quello che prende atto della Direttiva clima Ue, passa in giunta. Obiettivo la riduzione dei consumi del 20 per cento, un incremento delle fonti rinnovabili del 20 per cento e una diminuzione della CO2 del 20 per cento entro il 2020 perché “se raggiungessimo l’obiettivo della riduzione dei consumi del 20 per cento risparmieremmo 70 milioni di euro l’anno (oggi il costo totale della bolletta energetica è circa 350 milioni di euro) che da qui al 2020 produrrebbero minori costi per 560 milioni di euro, una cifra che consentirebbe notevoli investimenti nel settore del commercio e del turismo, settori energivori della nostra economia”.
A dare il buon esempio, secondo la Provincia, deve essere il settore pubblico “intervenendo sugli edifici di propria competenza, sedi di lavoro e scuole in primo luogo, intanto limitando i consumi, quindi mettendo in maggiore efficienza gli impianti di riscaldamento, isolando gli edifici termicamente, monitorando i consumi, ecc.. Particolarmente efficaci dovranno essere le misure nel settore dei trasporti,ora quasi totalmente dipendente dall’oro nero, mentre occorre passare al metano, all’elettrico e potenziare il Trasporto pubblico”.
Solo che i consumi della pubblica amministrazione complessivamente ammontano ad una quota inferiore all’1 per cento. A consumare di più è il mondo economico e produttivo, a partire dal settore del terziario, prevalente nella nostra economia con oltre il 40 per cento delle imprese.
Alle imprese e alle amministrazioni saranno dedicati i bandi regionali sull’energia allo scopo di favorire l’investimento per impianti fotovoltaici, a biogas e di cogenerazione (come sta avvenendo nelle aree produttive ecologicamente attrezzate) e l’innovazione, con interventi che vedono la sperimentazione di nuove tecnologie, (vedi i tecnopoli) o la previsione di una grande area a disposizione delle rinnovabili nelle aree intercluse tra l’A14 e la nuova SS16.
Il bilancio energetico della Provincia di Rimini fotografato al 2010 fa segnare un consumo finale pari a 817 ktep (1 ktep equivale a 1000 tonnellate di petrolio). Tale fabbisogno è coperto per il 33,05 per cento dal petrolio, per il 46,14 per cento dal gas naturale, per il 17,87 per cento dall’energia elettrica e solo per il 3,06 per cento dalle fonti rinnovabili. L’industria consuma energia per il 17,23 per cento del totale, i trasporti il 26,53 per cento, il terziario il 20,75 per cento (il turismo 6,22 per cento), il residenziale incide del 35,22 per cento e l’agricoltura solo dell’1,26 per cento.
Senza azioni di riduzione dei consumi nel 2020 raggiungeremo la soglia dei 1.109 ktep con un incremento di oltre il 30 per cento, il consumo di petrolio passerebbe da 248 a 328 ktep.
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