Con l’arsenale in casa | Neonato morto, 10 indagati | Cocoricò attacca Silb
Con la mitragliatrice in casa, operazione ‘giochi di guerra’. Francesco Paolo Bova, 53 anni, originario di Palermo, è finito in manette con l’accusa di detenzione di armi. Un vero e proprio arsenale era occultato nella villetta dove abitava da quattro mesi a Coriano, dopo aver trovato lavoro a Riccione come pasticcere. Oltre 20 anni fa fu accusato di tentato omicidio a causa di un conflitto a fuoco durante una rapina a un supermercato a Palermo (Corriere, ilCarlino, LaVoce).
L’arsenale. La polizia gli ha sequestrato una mitragliatrice, un fucile a canne mozze, undici pistole, munizioni di vario tipo e persino giubbotti antiproiettili, parrucche e passamontagna per travestirsi durante le rapine. Armi clandestine e armi artigianali che l’uomo modificava nel laboratorio ricavato in garage (Corriere, ilCarlino, LaVoce).
Difficile spiegare la collezione ‘di guerra’ con la tesi della passione per le armi. Oggi Bova comparirà davanti al giudice, difeso da Vincenzo Falata, del foro di Palermo. Si avvarrà della facoltà di non rispondere (Corriere).
Perché non è un cane sciolto. L’ipotesi è che l’uomo lavori per un commando specializzato in assalti a portavalori. Lo indicherebbe il fatto che nel garage non sono state trovate solo armi speciali, ma anche silenziatori, passamontagna e parrucche (Corriere).
Neonato morto in ospedale, dieci indagati. Il fascicolo in procura è un atto dovuto anche a garanzia dei medici e degli infermieri iscritti nel registro ed è stato aperto dopo l’esposto presentato dall’avvocato Sergio De Sio su mandato della madre del piccolino. La donna sospetta che il piccolo sia rimasto vittima di un batterio (non un virus come riportato ieri dalla stampa). Oggi l’autopsia, affidata a Pier Paolo Balli (Corriere, LaVoce, ilCarlino).
“Condizioni critiche già al momento del parto”, spiegano dall’ospedale. La Asl, inoltre, fa sapere che “i neonati pretermine sono soggetti ad essere colpiti da specifici batteri (principalmente klebsiella, enterobacter e citrobacter) e questo avviene comunemente in tutti i reparti di Terapia intensiva neonatale. Si tratta di casi attesi, è infatti attivo un apposito sistema di monitoraggio che consente la loro diagnosi e l’attivazione di terapie” (Corriere, ilCarlino).
“Non ci tutela”. Il Cocoricò è uscito dl Silb. Il Sindacato del locali da ballo non avrebbe affrontato a dovere la lotta allo sballo: leggi, divieto di ingresso a minori, più poteri ai gestori. Queste le motivazioni date dal Gruppo che adesso s’impegnerà affinché a settembre il ‘daspo’ per le discoteche proposto dal parlamentare Francesco Paolo Sisto possa diventare legge (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
L’accusa diretta al presidente del Silb, Indino, arriva dal direttore del Cocoricò Mauro Bianchi. “Il sindacato avrebbe potuto fare subito le dichiarazioni, e non dopo una settimana. Ma principalmente non sta qui il punto. Servono persone che il mondo della notte lo conoscano in prima persona. Non mi risulta che il presidente del Silb di Rimini Indino gestisca in questo momento qualche locale”, ha detto Bianchi al Carlino.
“Mossa studiata per distrarre l’attenzione dai fatti”. Il responsabile regionale del Silb, Gianni Indino, risponde alle accuse del Cocoricò. “Loro sono dei maestri della comunicazione”, dice Indino arrabbiato. “Noi schierati sin dal primo giorno accanto al locale, anche subito dopo la morte del 16enne per ecstasy, quando era decisamente impopolare”, ricorda. “Molti locali hanno già vietato l’ingresso ai minorenni: perché non lo fa anche il Cocoricò?”, domanda Indino (Corriere, ilCarlino, LaVoce).
Contro lo sballo il Baky Bay cambia abitudini. Al locale di Bellaria Igea Marina non si accederà più con ingresso aperto e gratis per tutti ma con consumazione obbligatoria, in un’area delimitata, e con selezione all’ingresso. Questo l’esperimento che interesserà il 20 e il 27 agosto (Corriere).
Aeroporto chiuso da settembre? Il consigliere regionale del Pd Giorgio Pruccoli entra nel coro delle smentite: “Quando la posta in palio è alta entrano in scena, senza troppe galanterie di sorta, intrecci magici. Personaggi vogliosi di farla da padroni, con l’intento di dirottare verso altre destinazioni capitali che influiscono in maniera pesante su un’economia di un certo spessore”, dice Pruccoli (Corriere, LaVoce).
Baby prostituti, tocca anche Rimini l’inchiesta anconetana. Gli incontri di adulti con minori di 17, 16 ma anche di 13 anni avvenivano anche nel piazzale davanti al tribunale. Ai ragazzi venivano offerti soldi, droga o telefoni cellulari in cambio di sesso. Tra i protagonisti un 37enne pesarese (ilCarlino).
Premio di produttività per i 22 dirigenti comunali. E’ pari a oltre 217mila euro la ‘retribuzione di risultato’ per il 2014, più 50mila euro di ‘oneri riflessi’. Soldi che i dirigenti intascheranno in più, rispetto allo stipendio, per via dei risultati conseguiti, spiega la delibera pubblicata ieri nell’albo pretorio on line (Corriere).
Il Meeting ridà indietro i contributi pubblici. Restituiti 100mila euro agli enti. La cifra è quella dei finanziamenti per il 2012, annualità non contestata dalle indagini della Guardia di finanza, e va ad aggiungersi ai 300mila euro restituiti nei mesi scorsi per il 2010 e il 2011 in quanto oggetto dell’inchiesta che ha coinvolto la Fondazione (Corriere).
Domani si parte. I cuochi del Meeting saranno in grado di sfornare 28mila pasti al giorno. Sono 78 gli incontri in programma, 15 le esposizioni, 13 gli spettacoli e 218 i relatori (Corriere, LaVoce). Domani e domenica gli eventi in collaborazione con la Sagra musicale malatestiana: lo spettacolo multimediale ‘L’impronta. Cuori Moderni’ in fiera e, domenica, il grande concerto ispirato alla ‘Dolce vita’ al palacongressi con le musiche di Nino Rota, Ennio Morricone, Luis Bakalov, Nicola Piovani (Corriere, LaVoce).
Avere un figlio? “Un lusso come una Ferrari”, parola di Stefano Zamagni. Nel 2014 il punto più basso della natalità, anche a Rimini con 1.251 tra fiocchi rosa e celesti. Furono 1.322 nel 2009. Numeri diversi da quelli del boom degli anni Sessanta con le 2.128 nascite del 1964 (Corriere, LaVoce).
“Tradita dai riminesi”. Va via sbattendosi la porta alle spalle Serena Grandi, dopo il fallimento del suo ristorante a San Giuliano, sancito nelle scorse settimane dal tribunale. L’attrice si è confidata con il Carlino.