“Tutto regolare”. Ieri il Consiglio di Stato ha pubblicato la sentenza che conferma la regolarità del bando Enac per la gestione dell’aeroporto di Rimini e San Marino. Regolare la gara del 2014 con cui si è affidato lo scalo per 30 anni ad Airiminum. Il verdetto ribalta la sentenza pronunciata a settembre dal tribunale amministrativo che aveva annullato il bando, in quanto non richiedeva competenze aeroportuali specifiche ai partecipanti. Secondo il Consiglio di Stato, invece, “la gestione degli aeroporti è disciplinata da specifiche norme di settore”, quindi “non può essere applicato il codice di concessione di servizi” che impone nel bando delle determinate competenze. Solo all’Enac spetta il dovere di attestare l’idoneità del gestore (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Ora per Airiminum “è tempo di lavorare a testa bassa”, commenta il presidente di Enac Vito Riggio, e di trovare “un accordo con l’aeroporto di Bologna, visto che quelli di Ancona e di Pescara non se la passano bene. Bologna e Rimini possano essere complementari" (ilCarlino).
“Ora possiamo lavorare in serenità, programmare nel medio e lungo periodo l’attività dello scalo”, dice il presidente di Airiminum Laura Fincato. “Da domani saremo al Mitt, la fiera del turismo di Mosca, e potremo finalmente dire a compagnie e tour operator russi che il ‘Fellini’ lo gestiremo noi per i prossimi trent’anni. Potremo finalmente pianificare e programmare i voli e investimenti come mai avevamo potuto fare prima a causa dei vari ricorsi e sentenze” (ilCarlino, Corriere).
Riccione base logistica del traffico internazionale di cocaina brasiliana verso la riviera. E’ quanto è emerso dall’indagine ‘Mi vida’ della Direzione antimafia di Bologna in collaborazione con gli omologhi spagnoli dell’Udyco. L’operazione ha portato al fermo di sei persone (quattro italiani, un brasiliano e uno spagnolo) e al sequestro di 506 chili di cocaina, intercettati su una barca a vela in viaggio dal Brasile verso le isole Canarie il 14 marzo. Al centro del meccanismo un 48enne riccionese Maurizio Rossi, ritenuto insieme al forlivese Maurizio Radoni e al bolognese Andrea Semilia, tra gli ideatori (ilCarlino, Corriere, LaVoce).
Appalti nel mirino. La realizzazione della nuova piscina comunale Acqua Arena è stata affidata alla ditta Axia. L’antagonista, Arco, ha fatto ricorso al Tar, ma i giudici l’hanno respinto. A guardare i verbali della gara c’è comunque qualcosa che non va, secondo la Guardia di finanza. All’apertura delle buste l’offerta tecnica di Axia viene considerata migliore di quella di Arco. All’apertura delle buste dell’offerta economica Arco è in netto vantaggio e sommando i punteggi scavalca Axia. Ma la commissione decide di sospendere la seduta. Una settimana dopo si riunisce e comunica ad Arco che la sua offerta tecnica non è valida. Il 20 aprile il Tar entrerà nel merito del contenzioso (ilCarlino).
Saranno 430 gli alberghi aperti per la Pasqua a Rimini, la metà del numero totale. Lo segnala l’amministrazione comunale. Secondo le stime degli operatori gli alberghi sarebbero “già pieni al 70 per cento”, aggiungono da palazzo Garampi (ilCarlino).
A rischio 1.500 prenotazioni. Sono quelle di un’agenzia romana per le gite scolastiche di studenti bosniaci: una 'proposta indecente' a 13 euro pensione completa nei periodi dal 12 al 17 maggio e dal dal 18 al 22. Dopo la strigliata del presidente di Aia Rimini, Patrizia Rinaldis, i suoi colleghi stanno disdicendo le prenotazioni per via del prezzo ritenuto inadeguato (ilCarlino, Corriere).
“Sono schifata e furibonda”. Lo dice Simona Mannina, sorella di Silvio, ucciso con Lidia Nusdorfi da Dritan Demiraj, della condanna a cinque anni per il solo occultamento di cadavere allo zio di Demiraj, Dine. Lo dice soprattutto perché Dine è già libero. I Mannina ricorreranno in appello. “Non c’è dubbio. Noi ci battiamo perché mio fratello abbia finalmente una giustizia vera, non questa. Ci aspettavamo quattro ergastoli” (ilCarlino).
Cinque Stelle, continua a regnare la confusione tra i grillini riminesi. Ieri è saltato anche l’incontro settimanale degli attivisti, dopo la decisione di Beppe Grillo di non partecipare con il simbolo pentastellato alle prossime elezioni amministrative riminesi, per via della presenza di due differenti liste che aspiravano alla certificazione da parte dei vertici milanesi del movimento (Corriere).