21 aprile 2016

Giovedì, 21 Aprile 2016

Sigilli al Caffè delle rose | Rinviata udienza Aeradria | Lesioni post parto, 3 medici a processo

 

Il Caffè delle rose è sotto sequestro da ieri mattina. Gestore dichiarato ed effettivo del bar di Marina Centro a Rimini non corrispondevano. La Guardia di finanza se n’è accorta guardando i dati contenuti in uno scontrino: il numero di partita Iva non corrispondeva con quello della gestione reale. Sigilli anche per un bar di Bologna e uno stabilimento balneare di Teramo. Erano tutti gestiti dalla stessa persona, Pasquale Granatiero, che aveva escogitando uno stratagemma, necessario perché nel 2014 era stata indagato per una maxi evasione. In totale si calcola che le tre attività valgano 2,3 milioni circa. Granatiero e i suoi tre prestanome, dipendenti delle attività, sono state denunciate per intestazione fittizia di beni (ilCarlino, Corriere, Lavoce).

Aeradria, rinvio a dopo le elezioni. L’udienza preliminare fissata a ieri mattina è stata rinviata dal giudice Vinicio Cantarini al 10 giugno prossimo. Il 5 giugno si apriranno le urne in occasione del primo turno di votazioni per le amministrative, il 19 per l’eventuale ballottaggio, ma quella del 10 sarà un’udienza interlocutoria: niente sentenze, nessuno degli imputati, tra cui il sindaco uscente e ricandidato Andrea Gnassi, saprà seduta stante se sarà rinviato a giudizio per il fallimento della ex società di gestione dell’aeroporto Fellini oppure no (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

Cosa accadrà il 10 giugno? Si vocifera che alcuni degli imputati potrebbero patteggiare in cambio di sconti di pena, oppure chiedere riti abbreviati, semplici, condizionati. Ieri, invece, sono state presentate le richieste di costituzione di parte civile per Aeradria e Rdr (ilCarlino, Corriere).

Monolocale di Marina Centro trasformato in serra per la marijuana. Dentro, gli uomini della squadra mobile di Rimini hanno trovato lampade, ventilatori, sistema di filtraggio e ricircolo dell’aria: un sistema per garantire temperature ottimali per la coltivazione della cannabis, 18 le piante trovate più 600 grammi di foglie essiccate e pronte per la vendita, per il valore commerciale di 10mila euro circa (ilCarlino, Corriere, LaVoce).

Acqua Arena, la ditta Arco ha rinunciato a fare causa. Dal ricorso della ditta, rigettato dal Tar, era scaturita anche l’informativa presentata dall’assessore Roberto Biagini in Procura. La ditta aveva ottenuto un punteggio maggiore in merito all’offerta economica, ma poi era stata esclusa dalla gara pubblica perché nell’offerta mancavano alcuni requisiti. Per esempio, la proposta di Arco contemplava la costruzione di due vasche e non tre come richiesto dal bando. Da qui la vittoria della ditta Axia che ora potrà far partire il cantiere (ilCarlino, Corriere).

Comune, bilancio 2015: ok in commissione. Nel corso del 2015 l’indebitamento di palazzo Garampi è sceso di 21 milioni, e si è assestato a 116 milioni. L’avanzo di bilancio pari a 6 milioni di cui i 2,3 non vincolati saranno destinati a investimenti: 600mila euro per la viabilità di Santa Giustina, 400mila per la manutenzione di uffici comunali (ilCarlino, Corriere).

Un divorzio ogni tre giorni. E’ il dato registrato dal Comune di Rimini dopo l’entrata in vigore della separazione facile, a dicembre 2014. Ad oggi sono 53 le separazioni, delle quali trentotto nel 2015, novantasette i divorzi dei quali 59 lo scorso anno e quasi 40 in questo inizio 2016, diciassette le negoziazioni assistite, sette quest’anno (ilCarlino).

Feste scolastiche, vertice in prefettura. I rappresentanti dell’Ufficio scolastico hanno chiesto controlli sui locali da parte di vigili del fuoco e forze di polizia affinché si verifichino le condizioni di sicurezza. “Massima collaborazione per garantire la sicurezza”, assicura Gianni Indino, del sindacato dei locali da ballo (Corriere).

Utero lesionato, tre medici dell’Infermi alla sbarra. L’ipotesi di accusa è di lesioni colpose in concorso per danni permanenti alla vescica di una paziente bellariese provocate durante un parto cesareo d’urgenza. La lesione sarebbe riconducibile casualmente a un errato comportamento chirurgico. Il processo partirà in novembre (Corriere, LaVoce).

Riccione vince la guerra della piada. La Riccione Srl, società che da oltre 15 anni produce ‘Riccione piadina’ era ricorsa nel 2013 contro l’azienda marchigiana che produce ‘Riccione passione piadina’. Il Tribunale di Ancona dopo tre anni ha stabilito che le aziende al di fuori della Romagna non possono usare termini che si riferiscono al territorio di produzione della piadina, corrispondente ai confini dal Consorzio produzione riconosciuto dalla denominazione Igp, Indicazione geografica tipica (ilCarlino, LaVoce).

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